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... sulla strage di Bologna!
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Marcus
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MessaggioInviato: Lun Ago 04, 2008 3:54 pm    Oggetto:  ... sulla strage di Bologna!
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Ricevo e volentiri inoltro la parte più interessante di questa intervista.

Da Corriere della Sera – pagina politica – l'intervista

Cossiga compie 80 anni: Moro?
Sapevo di averlo condannato a morte
«La strage di Bologna, fu un incidente della resistenza palestinese»




Presidente Cossiga, auguri per i suoi ottant'anni. Lei è sempre malatissimo, e tende sempre a relativizzare il suo cursus honorum Viminale, Palazzo Madama, Palazzo Chigi, Quirinale . Eppure la vita le ha dato longevità e potere. Come se lo spiega?

«Ma io sono ammalatissimo sul serio! Nove operazioni, di cui cinque gravi, una della durata di sette ore, seguita da tre giorni di terapia intensiva. Ma resisto. Come si dice in sardo: "Pelle mala no moridi"; i cattivi non muoiono. E io buono non sono. Io relativizzo tutto quello che non attiene all'eterno. E poi, come spiego in un libro che uscirà a ottobre, "A carte scoperte", scritto con Renato Farina, tutte le cariche le ho ricoperte perché in quel momento e per quel posto non c'era nessun altro disponibile. Io uomo di potere? Sempre a ottobre uscirà un altro libro — "Damnatio memoriae in vita" con tutti gli articoli, lettere e pseudo saggi di insulti e peggio pubblicati durante il mio settennato contro di me da Repubblica ed Espresso ».

A trent'anni dalla morte di Moro, il consulente che le inviò il Dipartimento di Stato, Steve Pieczenick, ha detto: «Con Cossiga e Andreotti decidemmo di lasciarlo morire». Quell'uomo mente? Ricorda male? Ci fu un fraintendimento tra voi? O a un certo punto eravate rassegnati a non salvare Moro?

«Quando, con il Pci di Berlinguer, ho optato per la linea della fermezza, ero certo e consapevole che, salvo un miracolo, avevamo condannato Moro a morte. Altri si sono scoperti trattativisti in seguito; la famiglia Moro, poi, se l'è presa solo con me, mai con i comunisti. Il punto è che, a differenza di molti cattolici sociali, convinti che lo Stato sia una sovrastruttura della società civile, io ero e resto convinto che lo Stato sia un valore. Per Moro non era così: la dignità dello Stato, come ha scritto, non valeva l'interesse del suo nipotino Luca».

Esclude che le Br furono usate da poteri stranieri che volevano Moro morto?

«Solo la dietrologia, che è la fantasia della Storia, sostiene questo. Tutta questa insistenza sulla "storia criminale" d'Italia è opera non di studiosi, ma di scribacchini. Gente che, non sapendo scrivere di storia e non essendo riusciti a farsi eleggere a nessuna carica, scrivono di dietrologia. Fantasy, appunto ».

Quale idea si è fatto sulle stragi definite di «Stato», da piazza Fontana a piazza della Loggia? La Dc ha responsabilità dirette? Sapeva almeno qualcosa?

«Non sapeva nulla e nessuna responsabilità aveva. Molto meno di quelle che il Pci (penso all'"album di famiglia" della Rossanda) aveva per il terrorismo rosso».

Perché lei è certo dell'innocenza di Mambro e Fioravanti per la strage di Bologna? Dove vanno cercati i veri colpevoli?

«Lo dico perché di terrorismo me ne intendo. La strage di Bologna è un incidente accaduto agli amici della "resistenza palestinese" che, autorizzata dal "lodo Moro" a fare in Italia quel che voleva purché non contro il nostro Paese, si fecero saltare colpevolmente una o due valigie di esplosivo. Quanto agli innocenti condannati, in Italia i magistrati, salvo qualcuno, non sono mai stati eroi. E nella rossa Bologna la strage doveva essere fascista. In un primo tempo, gli imputati vennero assolti. Seguirono le manifestazioni politiche, e le sentenze politiche».

Scusi, i palestinesi trasportavano l'esplosivo sui treni delle Ferrovie dello Stato?

«Divenni presidente del Consiglio poco dopo, e fui informato dai carabinieri che le cose erano andate così. Anche le altre versioni che raccolsi collimavano. Se è per questo, i palestinesi trasportarono un missile sulla macchina di Pifano, il capo degli autonomi di via dei Volsci. Dopo il suo arresto ricevetti per vie traverse un telegramma di protesta da George Habbash, il capo del Fronte popolare per la liberazione della Palestina: "Quel missile è mio. State violando il nostro accordo. Liberate subito il povero Pifano"».

C'è qualcosa ancora da chiarire nel ruolo di Gladio, di cui lei da sottosegretario alla Difesa fu uno dei padri?

«I padri di Gladio sono stati Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani, Gaetano Martino e i generali Musco e De Lorenzo, capi del Sifar. Io ero un piccolo amministratore. Anche se mi sono fatto insegnare a Capo Marrangiu a usare il plastico».

Il plastico?

«I ragazzi della scuola di Gladio erano piuttosto bravi. Forse oggi non avrei il coraggio, ma posseggo ancora la tecnica per far saltare un portone. Non è difficile: si manipola questa sostanza che pare pongo, la si mette attorno alla struttura portante, quindi la si fa saltare con una miccia o elettricamente... ».

E' sicuro che il plastico di Gladio non sia stato usato davvero?

«Sì, ne sono sicuro. Gli uomini di Gladio erano ex partigiani. Era vietato arruolare monarchici, fascisti o anche solo parenti di fascisti: un ufficiale di complemento fu cacciato dopo il suo matrimonio con la figlia di un dirigente Msi. Quasi tutti erano azionisti, socialisti, lamalfiani. I democristiani erano pochissimi: nel mio partito la diffidenza antiatlantica è sempre stata forte. Del resto, la Santa Sede era ostile all'ingresso dell'Italia nell'Alleanza Atlantica. Contrari furono Dossetti e Gui, che pure sarebbe divenuto ministro della Difesa. Moro fu costretto a calci a entrare in aula per votare sì. E dico a calci non metaforicamente. Quando parlavo del Quirinale con La Malfa, mi diceva: "Io non c'andrò mai. Sono troppo filoatlantico per avere i voti democristiani e comunisti"».

Qual è secondo lei la vera genesi di Tangentopoli? Fu un complotto per far cadere il vecchio sistema? Ordito da chi? Di Pietro fu demiurgo o pedina? In quali mani?

«Credo che gli Stati Uniti e la Cia non ne siano stati estranei; così come certo non sono stati estranei alle "disgrazie" di Andreotti e di Craxi. Di Pietro? Quello del prestito di cento milioni restituito all'odore dell'inchiesta ministeriale in una scatola di scarpe? Un burattino esibizionista, naturalmente ».

La Cia? E in che modo?

«Attraverso informazioni soffiate alle procure. E attraverso la mafia. Andreotti e Craxi sono stati i più filopalestinesi tra i leader europei. I miliardi di All Iberian furono dirottati da Craxi all'Olp. E questo a Fort Langley non lo dimenticano. In più, gli anni dal '92 in avanti sono sotto amministrazioni democratiche: le più interventiste e implacabili».

Aldo Cazullo
08 luglio 2008


... ed ancora non abbiamo visto nulla, diamo tempo al tempo, che é sempre galantuomo.

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" Forse che non conoscendo a fondo il pensiero del Duce si può affermare di essere fascisti? Noi diciamo di no! Che il fascismo non è istinto ma educazione e perciò è conoscenza della sua mistica,che è conoscenza di Mussolini" (N. Giani)


Ultima modifica di Marcus il Gio Set 06, 2012 7:34 pm, modificato 1 volta in totale
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tribvnvs
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MessaggioInviato: Lun Ago 04, 2008 4:44 pm    Oggetto:  
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Cossiga parla a sprazzi, ma non ha mai il coraggio di fare una vera denuncia, di vuotare il sacco prima di morire. Già tempo fa aveva parlato di Ustica, e del tentativo di abbattere l'aereo di Gheddafi...
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Marcus
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MessaggioInviato: Mar Ago 03, 2010 1:18 pm    Oggetto:  
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...a poco a poco la fandonia sulla cosiddetta "strage fascista" si va rivelando per la bufala pseudo-italiana che é sempre stata, e sottolineamo ciò non per difendere Fioravanti e amici che rappresentarono loro si una "tragica barzelletta" che nulla aveva a che fare col fascismo mussoliniano, ma per amore di verità e dedizione verso l'ideale fascista che pseudo-italia da sempre tenta di infangare in ogni modo. La pista suggerita dal giudice Rosario Priore che già da anni indaga sulla strage di Ustica pare ormai la più credibile, vi consiglio la lettura del suo recente testo scritto col giornalista Fasanella ed intitolato "INTRIGO INTERNAZIONALE - perché la guerra in Italia. Le verità che non si sono mai potute dire." edito da Chiarelettere. Seguendo tale pista é possibile leggere finalmente un comunicato Ansa come quello che segue:


Strage Bologna:Mastelloni,c'e' pista Usa
Per il magistrato fu avvertimento a Italia filolibica
29 luglio, 22:13

(ANSA) - ROMA, 29 LUG -Le stragi di Bologna e quella di Ustica per il giudice veneziano Carlo Mastelloni 'sono sicuramente collegate' con una pista che porta in Usa.'Non credo a coincidenze - dice - penso a Bologna si sia voluto avvertire qualificati ambienti italiani legati ai libici di finirla di fare i gendarmi occulti di Gheddafi'. Il terrorista Carlos gia' alluse a responsabilita' Usa e israeliane. 'La pista americana - dice - prescinde da Carlos. 'E poi non siamo sempre stati accusati di essere filolibici?'.

 

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Valerius




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MessaggioInviato: Mar Ago 03, 2010 2:17 pm    Oggetto:  
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Queste ipotesi saranno presto stroncate dallo schifoso silenzio che viene imposto dalla classe politica di pseudo-italia.
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La mistica fascista è azione cosciente della volontà umana che tende a attuarsi in una realtà obiettiva, in quanto è in possesso di un compiuto mondo spirituale che urge alle soglie della propria umanità per tradursi in grandezza e potenza.
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Il Littore



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MessaggioInviato: Mer Ago 04, 2010 3:39 pm    Oggetto:  
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Concordo con Valerio...
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Ardito
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MessaggioInviato: Lun Ago 09, 2010 7:24 pm    Oggetto:  
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Notizia dell'ultima ora:
Cossiga ricoverato al policlinico Gemelli di Roma per problemi respiratori. Sottoposto a terapia intensiva. Le condizioni si aggravano.

Si aggravano le condizioni di salute dell'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, ricoverato dalle ore 13 circa al Gemelli per problemi respiratori. Cossiga, 82 anni il 26 luglio scorso, è attualmente sottoposto a terapie intensive.

L'ex capo di Stato è stato ricoverato oggi attorno alle 13 nell'ospedale capitolino per problemi respiratori. Subito dopo sono arrivati i familiari, i due figli (Giuseppe e Annamaria) e don Vincenzo Paglia. Da principio la situazione non pareva grave, anche se i medici avevano ordinato di tenerlo dentro per la notte, per precauzione. Poi, improvviso, il peggioramento e il ricovero in terapia intensiva.

Intanto, al Gemelli, i telefoni squillano in continuazione per conoscere lo stato di salute dell'ex presidente, detto il picconatore.
Fonte:http://www.libero-news.it/news/467866/Cossiga__ricoverato_al_policlino_Gemelli.html
Se degenera, credo che cio che ha previsto trvbvns si concretizzera.
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MessaggioInviato: Lun Ago 09, 2010 11:41 pm    Oggetto:  
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Speriamo si riprenda.
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Marcus
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MessaggioInviato: Mar Ago 10, 2010 12:47 pm    Oggetto:  
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...nonostante lui e la sua cricca democristiano-massonica rappresentino dei nemici implacabili del fascismo, noi non auguriamo il male a nessuno.
I conti con la propria coscienza e con la Storia li dovrà fare comunque.

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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2010 4:50 pm    Oggetto:  
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Ultima Ora:
ROMA (Reuters) - L'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, 82 anni, è morto oggi al policlinico Agostino Gemelli di Roma, dove era ricoverato dalla scorsa settimana per una insufficienza cardiorespiratoria.

Lo rende noto un portavoce dell'ospedale, precisando che il decesso è avvenuto alle 13.18. Nella notte le condizioni di Cossiga, per cui era stato necessario ricorrere a procedure di supporto vitale, avevano subìto un improvviso peggioramento. A determinare la morte choc circolatorio e insufficienza multiorganica, precisa l'ufficio stampa del policlinico.

La camera ardente sarà allestita domani presso la Chiesa centrale dell'Università Cattolica - diversamente da quanto detto in precedenza - dalle 10 alle 18, riferisce il policlinico. I funerali dovrebbero poi svolgersi in Sardegna, in forma privata.
Fonte:http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE67G0BF20100817
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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2010 5:23 pm    Oggetto:  
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Condoglianze.
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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2010 6:46 pm    Oggetto:  
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Requiem Aeterna...
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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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MessaggioInviato: Mar Ago 17, 2010 7:53 pm    Oggetto:  
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Peccato. E' stata una delle voci più sincere della "Seconda Repubblica", in qualità di testimone della prima. Certo, probabilmente non ha detto tutto quello che poteva, voleva e avremmo voluto che avesse detto, ma direi che è oro in confronto a ben altri personaggi
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Il mondo avrà bisogno ancora dell'idea che è stata e sarà la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle idee.
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MessaggioInviato: Ven Ago 19, 2011 10:48 pm    Oggetto:  
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Strage Bologna, due indagati per valutare l'attendibilità della 'pista palestinese'

Bologna - (Adnkronos) - Si tratta dei terroristi tedeschi di estrema sinistra Thomas Kram e Margot Frohlich entrambi legati al gruppo terrorista internazionale di Carlos lo Sciacallo. Gli inquirenti: un passaggio tecnico necessario per valutare il materiale che in questi anni è stato raccolto a loro carico

La pista palestinese e quindi il probabile coinvolgimento del terrorismo internazionale di sinistra nella Strage della stazione di Bologna del 2 Agosto 1980 era emersa dai lavori della commissione Mitrokhin. E sulla base di quegli elementi, nel 2005 la Procura di Bologna aveva aperto l'inchiesta bis a carico di ignoti. Da alcune settimane il procuratore capo Roberto Alfonso e il pm Enrico Cieri hanno iscritto nel registro degli indagati Kram e la sua sodale Frohlich. Ma l'iscrizione, così come ha confermato un inquirente, sarebbe più che altro un passaggio tecnico necessario per valutare il materiale che in questi anni è stato raccolto a carico dei due.

Del resto è cosa nota da sempre che Kram la notte tra l'1 e il 2 agosto '80 abbia alloggiato all'hotel Centrale di via della Zecca presentando alla reception documenti di identità veri. Sia la Digos che l'Ucigos sapevano di Kram fin dal giorno precedente la strage quando venne identificato all'arrivo in Italia. E un testimone avrebbe raccontato di aver visto la donna sotto le Due Torri l'1 di agosto.

La loro presenza a Bologna avvalorerebbe la pista palestinese di cui ha parlato per la prima volta il defunto presidente emerito Francesco Cossiga. Secondo Cossiga si trattò di un tragico errore che costò la vita a 85 persone e il ferimento di altre 200. A suo dire, infatti, quell'esplosivo non doveva essere utilizzato in Italia, ma durante il trasporto scoppiò casualmente e involontariamente in stazione.

Secondo i documenti prodotti dalla commissione Mitrokhin, invece, la strage sarebbe stata una sorta di ritorsione da parte di gruppi palestinesi perché il governo italiano avrebbe disatteso il patto di non aggressione stabilito dai servizi italiani con l'Olp attraverso il ''lodo Moro'': prima con l'arresto a Bologna (novembre 1979) poi con la mancata liberazione di Abu Anzeh Saleh, giordano, rappresentante del Fplp, che fu condannato nel gennaio 1980 per un traffico di missili in cui era stato coinvolto, tra gli altri, il leader del Collettivo di via dei Volsci Daniele Pifano. Accanto ai gruppi palestinesi, ebbero un ruolo anche il terrorista internazionale Carlos, legato alla Stasi, il servizio segreto della Ddr, Thomas Kram, che faceva parte del gruppo delle ''Revolutionare Zellen'' legato a Carlos, e Margot Frohlich.

Quando è stato sentito dal pm Cieri nel carcere francese in cui è rinchiuso, Carlos ha tirato in ballo la Cia. Kram, invece, si è sempre rifiutato di parlare. In questi anni il pm ha inviato alle autorità tedesche numerosi quesiti destinati agli agenti della Stasi (la polizia segreta della ex Germania Est) che controllarono Carlos e la sua compagna Cecilia Kopp nella casa di Budapest dove alloggiarono sei mesi a cavallo del 2 agosto '80. E nei brogliacci delle intercettazioni non ci sarebbero dialoghi sulla trasferta italiana di Kram. Poi sono giunti a Bologna i documenti delle autorità francesi sul tipo di esplosivo utilizzato dal gruppo di Carlos e quelli delle autorità tedesche sull'esplosivo impiegato per l'attentato alla Maison de France di Berlino nel quale nel 1983 una persona rimase uccisa e altre 23 ferite. Ma le perizie hanno poi dimostrato che l'esplosivo usato per l'attentato del 2 agosto '80 non era lo stesso.

La Frohlich venne arrestata nell'82 a Fiumicino mentre trasportava esplosivo compatibile con quello usato a Bologna. Ricevuto tutto questo materiale i magistrati bolognesi hanno iscritto sul registro degli indagati i due terroristi tedeschi in attesa di valutare se ci sono o meno elementi per riscrivere la storia relativa al 2 Agosto o archiviare.

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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)


Ultima modifica di RomaInvictaAeterna il Sab Ago 20, 2011 9:09 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Ven Ago 19, 2011 10:49 pm    Oggetto:  
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... tanto finirà con una bella archiviazione...
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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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MessaggioInviato: Gio Ago 02, 2012 5:45 pm    Oggetto:  
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Come ogni anno le "forze politiche" si uniscono per la commemorazione della "strage" che questi pluricriminali osano ancora chiamare "fascista" per perpetuare il loro crimine!

Se fossi nei parenti delle Vittime mi schiferei che tutti i carnefici ogni anno si fanno coccodrilli per lacrimare a comando con ipocrisia spudorata!!!

TOGLIETE DA QUELLA LAPIDE IL RIFERIMENTO AL FASCISMO! IPOCRITI CRIMINALI!


Bologna non dimentica la strage, 32 anni fa la bomba in stazione

Bologna, 2 ago. - (Adnkronos/Ign ) - Bologna non dimentica la strage alla stazione di 32 anni fa, quando il 2 agosto del 1980 una bomba nella sala d'attesa uccise 85 persone, ne ferì altre 200 e portò paura e disperazione nella città. Oggi per le vie del capoluogo emiliano è stata organizzata una manifestazione e dopo due anni di assenza, per l'occasione tornerà un rappresentante del governo: sarà presente il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Che ai microfoni di Radiouno ha spiegato: "Partecipo alla commemorazione del 2 agosto con molta commozione, perché avendo fatto il commissario a Bologna so cosa significa per la città la ferita della strage e quanto il dolore sia ancora vivo".

"Mi piace essere vicina ai bolognesi e sono orgogliosa di poter rappresentare il Governo e di essere accanto ai cittadini per vivere insieme questo momento molto delicato", ha aggiunto il ministro, che incontrerà i famigliari delle vittime della strage in Comune, prima della cerimonia pubblica, per parlare con loro.

"Ho avviato questa prassi quando ero commissario per avere un momento più intimo in cui confrontarsi, parlare con loro e ascoltare le loro ragioni", spiega il ministro, che però specifica che sarà presente anche sul palco ufficiale in stazione, a fianco del sindaco e del presidente dell'associazione famigliari delle vittime".

Una presenza, quella del ministro Cancellieri, accolta con soddisfazione dal presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi. ''Il ministro mi ha appena telefonato, sarà a Bologna in rappresentanza del Governo. Siamo davvero molto contenti''.

Il 2 agosto del 1980 una valigia carica di tritolo esplosa in una delle stazioni più affollate d'Italia. Ottantacinque morti, 200 feriti, panico e distruzione. E' forse la pagina più oscura della storia del dopoguerra. Un eccidio senza precedenti, in cui al sangue si mescola l'intrigo e il dramma di una verità che non convince fino in fondo. Per la strage di Bologna sono stati condannati in via definitiva Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. La procura di Bologna ha aperto sulla strage un fascicolo bis e indagato due terroristi di sinistra, Christa Margot Frolich e Thomas Kram, tedeschi entrambi ex membri del gruppo di Carlos lo Sciacallo. Eppure la verità su ciò che accadde quel 2 agosto del 1980 sembra essere ancora lontana.

I mandanti dell'attentato non sono mai stati chiariti e nuove piste continuano a spuntare continuamente. Mentre la ricchissima e sempre nuova pubblicistica sulla materia dimostra che sono in pochi ad accontentarsi della verità giudiziaria finora accertata, una verità che lascia aperti tanti punti interrogativi. Bologna resta uno dei misteri italiani.

Ecco le fasi principali di questa lunghissima vicenda:

- 2 AGOSTO 1980: Sono le 10.25 di una caldissima mattina di meta' estate, il 2 agosto del 1980, quando una bomba esplode nella sala d'aspetto di seconda classe della stazione di Bologna . Lo scoppio e' violentissimo: provoca il crollo delle strutture sovrastanti le sale d'aspetto di prima e seconda classe dove si trovano gli uffici dell'azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina e investe anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il bilancio finale e' di 85 morti e 200 feriti.

- GIUGNO 1981: Si costituisce l'Associazione tra i familiari delle vittime della strage con lo scopo di ''ottenere con tutte le iniziative possibili la giustizia dovuta''. Nei successivi processi si costituira' in qualita' di parte civile, e dara' un impulso significativo a tutte le fasi della vicenda, dall'inchiesta all'ultimo gradi di giudizio.

- 25 LUGLIO 1984: L'Associazione tra i familiari consegna al presidente del Senato Francesco Cossiga una proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e terrorismo.

- 11 LUGLIO 1988: La sentenza di primo grado infligge 4 ergastoli: Francesca Mambro, Valerio Fioravanti, Massimiliano Fachini, Sergio Picciafuoco, tutti estremisti di destra. Dieci anni per depistaggio vengono inflitti invece a Licio Gelli, Francesco Pazienza, e ai due ufficiali del Sismi Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte. Sono condannati per banda armata Paolo Signorelli, Roberto Rinani, Egidio Giuliani, Gilberto Cavallini, Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Sergio Picciafuoco, Massimiliano Fachini.

- 18 LUGLIO 1990: La sentenza di appello assolve tutti dall'accusa di strage . C'e' il concreto rischio che si debba ricominciare tutto dall'inizio.

- 12 FEBBRAIO 1992: Le sezioni penali unite della Corte di Cassazione decidono che il processo di appello deve ricominciare. Secondo la Suprema Corte la sentenza di secondo grado e' ''illogica, priva di coerenza, scarsamente motivata, non ha tenuto conto dei fatti che precedettero e seguirono l'evento e in alcune parti i giudici hanno sostenuto tesi investigative che neppure la difesa aveva sostenuto''.

- 16 MAGGIO 1994: La nuova sentenza di appello conferma l'impianto accusatorio del processo di primo grado. Gli esecutori Mambro, Fioravanti e Picciafuoco vengono condannati all'ergastolo. Confermata l'accusa di depistaggio per Gelli, Pazienza, Musumeci e Belmonte. E la banda armata per Fioravanti, Mambro, Picciafuoco, Giuliani e Cavallini.

- 23 NOVEMBRE 1995: La Cassazione conferma il secondo processo di appello. Francesca Mambro e Valerio Fioravanti sono condannati definitivamente all'ergastolo quali esecutori della strage . Dall'ottobre 2000 Francesca Mambro gode della sospensione della pena per maternita'. Valerio Fioravanti ha usufruito del beneficio del lavoro fuori dal carcere. Proclamatisi sempre innocenti per la strage del 2 agosto 1980, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti hanno piu' volte ribadito che qualora dovessero emergere elementi su cui fondare l'istanza, chiederanno la revisione del processo.

- 30 GENNAIO 2000: Il Tribunale dei minori assolve Luigi Ciavardini dal reato di strage , condannandolo invece per banda armata a tre anni e 6 mesi.

- 9 MARZO 2002: La sezione minori della Corte d'Appello di Bologna ribalta la decisione del Tribunale dei minori: Luigi Ciavardini viene condannato a 30 anni come esecutore dell'attentato. Per i giudici di secondo grado, infatti, Ciavardini avrebbe svolto ''un compito determinante, direttamente connesso alla materiale esecuzione del crimine''.

- 17 DICEMBRE 2003: La prima sezione penale della Corte di Cassazione annulla la sentenza di condanna di Ciavardini.

- 13 DICEMBRE 2004: La sezione minori della Corte d'Appello di Bologna , con un collegio diverso, torna a pronunciarsi sul caso Ciavardini dopo l'annullamento con rinvio della precedente sentenza da parte della Cassazione. L'ex Nar viene condannato a 30 anni di reclusione. Ora e' in attesa che sul suo caso si pronunci la Cassazione.

- NOVEMBRE 2005: La procura felsinea apre un nuovo fascicolo d'indagine. La nuova inchiesta prende le mosse dalla pista mediorientale e dagli atti della commissione Mitrokhin, dalle cui carte emerge la presenza a Bologna il 1 agosto del 1980 del militante tedesco esperto di esplosivi Thomas Kram, del gruppo ''Cellule Rivoluzionarie'', il braccio destro del terrorista internazionale Carlos 'lo Sciacallo' detenuto in Francia dal 1994.

- 4 DICEMBRE 2006: Kram pone fine alla sua lunghissima latitanza e si costituisce alle autorita' tedesche. Dopo essere rimasto a disposizione dei magistrati federali a Karlsruhe, il terrorista circa un mese dopo riesce a ottenere la liberta' condizionale.

- 12 GENNAIO 2007: La Procura di Bologna presenta una rogatoria per poter sentire Kram come persona informata sui fatti e chiedere informazioni sulla sua presenza nel capoluogo emiliano l'1 agosto 1980, attestata dalla registrazione a suo nome di una stanza in un albergo sotto le Due Torri e il 2 ando' via.

- 11 APRILE 2007: La seconda sezione penale della Cassazione dichiara inammissibile il ricorso presentato dai legali dell'ex Nar Luigi Ciavardini, che viene condannato con sentenza definitiva a 30 anni di reclusione per la strage .

- 24 MAGGIO 2007: Rivelazione choc di Stefano Sparti, figlio del principale testimone al processo per la strage del 2 agosto 1980: "Mio padre Massimo Sparti, nella storia del processo di Bologna ha sempre mentito. Si e' sempre vantato, di fronte a noi, con altre persone, di avere le lastre di un'altra persona, relative ad una malattia che in realta' lui non aveva, cioe' il tumore".

-19 AGOSTO 2011: La procura di Bologna, nell'ambito dell'inchiesta bis sulla strage alla stazione del 2 agosto 1980, iscrive nel registro degli indagati i terroristi tedeschi di estrema sinistra Thomas Kram e Margot Frohlich, entrambi legati al gruppo terrorista internazionale di Carlos lo Sciacallo.


- 26 LUGLIO 2012: L'inchiesta bis aperta dalla Procura del capoluogo emiliano sulla cosidetta 'pista palestinese' fa un passo avanti. Le autorita' tedesche hanno infatti comunicato alla Procura emiliana di aver ricevuto la rogatoria internazionale che riguarda gli indagati Thomas Kram, Christa Margot Frohlich, ai tempi attivisti della sinistra rivoluzionaria tedesca, l'ex estremista della Raf Magdalena Kopp, ex moglie di Carlos, e Johannes Weinrich (Steve), ex braccio destro del terrorista venezuelano. La Germania smistera' ora la rogatoria alle autorita' delle Land, ovvero degli Stati federali tedeschi, dove i 4 risiedono, per attivare le procedure di loro competenza. Quindi queste ultime si metteranno in contatto con i magistrati italiani.

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