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RomaInvictaAeterna Site Admin
Età: 45 Registrato: 30/11/04 13:52 Messaggi: 3234 Località: Roma
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Inviato: Sab Mar 30, 2013 5:07 pm Oggetto: Roma in San Tommaso d'Aquino Descrizione: |
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"...Intimamente connessa con la concezione morale, nel pensiero di san Tommaso, è la dottrina politica intesa come oggettività della morale stessa in armonia con la metafisica e la teologia. La società per san Tommaso è fattore indispensabile al completamento del singolo; perciò Aristotele aveva giustamente insegnato che l'uomo è socievole per natura. L'attività di uno, infatti, si riversa nell'intera comunità di cui fa parte. Ma il valore della società è subordinato a quello della persona umana, giacché la stessa società non si può concepire se non come valore necessario per il bene dei singoli. Bene non significa il bene egoistico e particolare di questo o di quell'individuo, di questa o di quella categoria, ma si tratta del bene-fine, cioè del fine a cui ciascun uomo tende; in tale senso san Tommaso lo chiama "bonum commune"....
Alla società presiede un'autorità costituita, così come la ragione presiede alle altre facoltà, e come la ragione non può presentare se non il bene, come oggetto da appetire, così ufficio dell'autorità è quello di promuovere il bene tra i cittadini. Per attuare questa funzione si serve delle leggi che costruisce, propone e impone per il bene comune. L'efficacia delle leggi è riposta nella fonte donde il legislatore le attinge, cioè nella "lex aeterna" di Dio, l'ordine impresso da Dio alla creazione e che l'uomo è capace di conoscere con la sua ragione: "la prima regola della ragione è la legge naturale - insegna l'Aquinate - sicché ogni legge fatta da un'autorità umana in tanto corrisponde al concetto ideale di legge in quanto è derivata dalla legge naturale; se, al contrario, discorda in qualche punto dalla legge naturale, non sarà legge, ma corruzione della legge".
La miglior forma di governo: una monarchia da autorità espresse dal popolo
Circa la forma di governo san Tommaso dichiara la convenienza di una monarchia elettiva, in cui il principe diriga la cosa pubblica con la collaborazione e il consiglio dei rappresentanti di tutte le categorie sociali espresse dal popolo: "Al popolo spetta l'elezione dei governanti - insegna san Tommaso - e questa è una istituzione conforme alla legge divina". Il monarca nei confronti delle società deve essere ciò che l'anima è rispetto al corpo; deve governare analogamente alla Provvidenza divina, che dirige le cose della natura, giacché Dio lo ha posto in sua vece nel governo degli uomini, affinché illumini e diriga, provveda ed elevi il consorzio sociale di cui è capo. Ove il principe non agisse in tal senso, la sua opera sfocerebbe nella tirannide; ma se tale tirannide compromettesse il bene comune, la società ha il diritto di spodestarlo.
I governanti, dunque, devono possedere in sommo grado la prudenza, la giustizia, la saggezza e soprattutto la capacità di imitare la Provvidenza divina, apprestando ai cittadini tutti i mezzi necessari al raggiungimento del fine sociale, cioè del bene comune. I mezzi principali per tale fine sono la concordia dei cittadini, l'incremento dell'istruzione, il progresso economico e così via.
Connessa e metafisicamente superiore all'autorità politica è la potestà della Chiesa la cui natura è direttamente divina e comprende de iure tutti i popoli della terra. La sua funzione è spirituale; il suo fine è il conseguimento della felicità eterna, fine soprannaturale a cui tende l'umanità redenta da Dio per mezzo di Gesù; i suoi mezzi sono le verità rilevate o dogmi, i sacramenti e la liturgia. E' istituita e voluta da Cristo stesso, perpetuata dagli apostoli e dai loro successori, i quali costituiscono una monarchia gerarchica con a capo il Papa. Il singolo, la società, tutti i popoli, compresi i loro reggitori, debbono alla Chiesa sottomissione e obbedienza per tutto ciò che concerne l'eterna salvezza. E' compito della Chiesa intervenire nelle questioni politiche, quando i reggitori della cosa pubblica abusano del potere e turbano l'ordine naturale e il bene comune, quali premesse indispensabili e necessarie condizioni per la vita soprannaturale. In tal senso lo Stato è subordinato alla Chiesa, come i mezzi al fine, il corpo all'anima, il particolare all'universale, l'umano al divino...
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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani) |
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