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L' "EURO" NON E' "DIO"!

 
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MessaggioInviato: Ven Lug 20, 2012 10:12 am    Oggetto:  L' "EURO" NON E' "DIO"!
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Apro questo topic sull'onda dell'indignazione per una trasmissione di regime finita poco fa su LA7 (sic!).

TUTTI I CONVENUTI, di destra o sinistra, RADICALE O MODERATA, si accapigliavano perchè "ora bisogna crescere", "non si può continuare a spremere", "il patto fiscale era inevitabile altrimenti..."...

MA TUTTI ERANO CONCORDI NELL'AFFERMARE CHE SENZA L'EURO SIAMO FINITI!

Dunque: questo è VERO! E' vero come è VERO che siamo finiti ANCHE E SOPRATTUTTO CON L'EURO!

C'è però un modo per USCIRE DA QUESTO CATORCIO che si chiama "euro-affamazione": IL FASCISMO!

In questo topic, cerchiamo di esporre la soluzione DELL'OGGI con il metodo scaturito dalla Dottrina Fascista!

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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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Marcus
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MessaggioInviato: Dom Lug 22, 2012 12:54 pm    Oggetto:  
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... se non fosse che la massa beota si beve letteralmente la propaganda orchestrata dalla plutocrazia bancaria, quest'ultima riflettendoci un istante apparirebbe per ciò che è, ovvero talmente ridicola da suscitare solo ilarità. A sentire certe affermazioni ripetute alla nausea appare evidente infatti che i banchieri si stanno sforzando di far credere al popolo bove che anche gli asini volano, prendete ad esempio un tipico messaggio di quelli che sommergono letteralmente tutti i media asserviti...

Draghi: euro è irreversibile, nessun rischio per unione monetaria
Presidente della Bce interviene all'indomani del venerdì nero per i mercati finanziari, Milano e Madrid sotto attacco speculativo


Milano, 21 lug. (TMNews) - L'euro è "irreversibile", non c'è un rischio di "esplosione" dell'unione monetaria e la Banca centrale europea è pronta ad agire "senza tabù" se necessario. Lo ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi, in un'intervista a Le Monde all'indomani dell'attacco speculativo contro Italia e Spagna che ha fatto sprofondare le Borse di Milano e Madrid. "Vediamo analisti immaginare scenari di esplosione della zona euro vuol dire mal conoscere il capitale politico che i nostri dirigenti hanno investito in questa Unione e il sostegno degli europei", ha spiegato Draghi. Draghi ha assicurato che la Bce prenderà azioni se dovesse percepire il rischio di deflazione. "Preservare l'euro fa parte del nostro mandato", ha detto, e per raggiungere questo obiettivo "noi siamo molto aperti e non abbiamo tabù".

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...a parte che di irreversibile nell'esistenza di ogni singolo essere vivente c'é solo una cosa (se siete scaramantici toccatevi pure!) ormai è chiaro quale sia il cosiddetto capitale politico di cui l'esimio Draghi dispone (gli zerbini politicanti dei vari parlatoi) ed altrettanto chiaro che a loro stampare carta straccia per alimentare il debito dei paesi che si servono dell' "euro carta igienica" non costa nulla, tanto più che lo fanno nella prospettiva di accaparrarsi i beni reali dei vari stati indebitati...insomma la Bce ormai è chiaro che risulta essere un organismo privato che fa solo gli interessi degli speculatori privati che si ritrova quali azionisti, che a loro volta vogliono soggiogare la massa degli europei e renderli una massa di schiavi...il lato comico è che lo dicono in faccia e molto chiaramente, che hanno solo un compito e cioè di salvare la moneta (fraudolenta senza valore) che stampano e che per farlo sono disposti a tutto...ma fanno tutto ciò perché sinceramente convinti che la gente, abilmente rincoglionita a iosa dall'utilizzo di termini come lo spread, l'ESM, il "Fiscal Compact", la santificata "fiducia dei mercati" cioè degli speculatori multimilardari, il rischio default, etc. etc. continuerà a non capirne niente ed a sorbirsi tutte le fesserie elargite in abbondanza dalla loro propaganda e dai partiti svenduti al sistema bancario! ...e come dargli torto? ...leggete un po qua...

E' MACELLERIA SOCIALE: APPROVATO IL FISCAL COMPACT!
di Paolo Becchi


Poche ore fa, l’Assemblea ha approvato la ratifica del cosiddetto fiscal compact, ossia il trattato che introduce i meccanismi di stabilità, coordinamento e governance nell’unione economica e monetaria, e che mira – così si dice – «a salvaguardare la stabilità di tutta la zona Euro».
In realtà, dubbi ed incertezze sulla bontà del “fiscal compact” sono stati espressi in tutta Europa: la Germania per prima ha rinviato l’approvazione del trattato, e sarà la Corte Costituzionale a decidere, il prossimo 12 settembre, se il fondo di salvataggio (ndr: il trattato Mes) ed il patto fiscale europeo potranno entrare in vigore. In Italia, invece, si è assistito ad un “allineamento” non solo degli organi di stampa – che evitano quasi di dare notizia dell’avvenuta approvazione – ma dello stesso Parlamento, il quale ha ratificato, senza discussione, senza neppure che sia stato necessario al Governo porre la questione di fiducia, il Trattato: maggioranza bulgara oggi alla Camera, 368 sì contro 65 no. In Italia tutto accade ormai in un’atmosfera grigia e silenziosa, quasi spettrale.

Ma cosa significa l’approvazione del “fiscal compact”? Il “patto” prevede che i Paesi che detengono un debito pubblico superiore al 60% del PIL di rientrare entro tale soglia nell'arco di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell'eccedenza in ciascuna annualità. Gli Stati si obbligano a mantenere il deficit pubblico sempre sotto al 3% del PIL, a pena di sanzioni. Tutto ciò significa né più né meno la semplice rinuncia ad ogni possibilità di intraprendere una politica fiscale capace di stimolare la domanda. Significa condannarsi ad una rigidità ulteriore di politica economica che va ad aggiungersi a quella del cambio fisso dettato dalla moneta unica. L’Italia, la nazione prima al mondo per pressione fiscale, si impegna oggi a sostenere 50 miliardi di Euro all’anno di tasse e tagli per 20 anni. Rispettare parametri fiscali sempre più rigidi e stringenti, rinunziando ad ogni spazio possibile di manovra, vorrà dire dover imporre agli italiani, per i prossimi vent’anni, un regime di austerità radicale: si colpiranno ancora salari, stipendi e prestazioni del Welfare, si aggraveranno le condizioni di vita delle classi sociale medio-basse, si assisterà a nuove tasse. Gli italiani devono sapere che il prezzo imposto dall’Europa è una macelleria sociale: tagli dappertutto, dalla sanità alla scuola, dall’università ai trasporti.

Tutto questo avviene, ed avverrà, senza alcuna consultazione diretta o indiretta del popolo italiano, ma unicamente per rispettare decisioni prese al di fuori del Paese. Siamo passati senza accorgercene da un sistema politico democratico ad un sistema oligarchico, in cui il Governo è nelle mani di un gruppo di “tecnici” che rappresentano interessi esterni. Il Parlamento obbedisce, senza neppure un minimo accenno di protesta. Il Paese è stato “pacificato”: niente più aspri scontri politici, disinteresse diffuso per la politica, tensione sociale apparentemente sotto controllo. Eppure si annuncia, per i prossimi vent’anni, una sanguinosa e violenta “economia di guerra”: la guerra senza guerra, ossia la più terrificante delle possibilità.

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...VOLETE FARE LA FINE DEI BUOI AL MACELLO?...BENE CONTINUATE A NON FAR NULLA E LA DEMOPLUTOCRAZIA GLOBALE FARA' CIO' CHE HA STABILITO! ...VOLETE CAMBIARE DAVVERO LE COSE E RIDARE UN FUTURO ALMENO AI VOSTRI FIGLI?... LA SPERANZA E' UNA SOLA E SI CHIAMA
STATO ETICO CORPORATIVO FASCISTA!!

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MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 9:49 am    Oggetto:  
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La scelta del Fascismo sarebbe possibile se non ci fosse questo "addormentamento", questa "sbornia" materialistica. Una sbornia tale che sembra aver fiaccato anche le "spinte" volontaristiche. Che ormai vengono convogliate da istrioni come Grillo o da demagoghi come Di Pietro.

La tensione ideale, oggi, sembra inesistente. Per questo è così difficile che le Coscienze compiano già solo lo "sforzo" del "distacco" dalla Società attuale. E' un primo passo, ma necessario.

Infatti, per il caso di specie, la prima domanda che verrebbe da fare sarebbe: chi sono i creditori? E cosa ci hanno "venduto"?

Purtroppo fare una ricerca del genere, avendo grandissima incertezza delle fonti, per l'attendibilità dei dati (sono quasi sempre dati di "regime"), è difficiclissimo.

Si parte da un punto che però dovrebbe essere abbastanza certo: il debito italiano è in mano almeno per metà a "creditori" stranieri. Chi sono? Sono per la maggior parte società FINANZIARIE e BANCHE.

Le società finanziarie sono quelle aziende che puntano a "giocare d'azzardo" per muovere ed accrescere capitali. Le Banche, invece, con lo stesso scopo cercano di aumentare il volume di soldi che mettono in circolazione, facendoli "girare" in più settori.

Un grafico, per quel che può valere, definisce il debito allo stato non proprio attuale (è cresciuto) ma quasi:

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MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 9:55 am    Oggetto:  
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Come si può vedere, la quota di debito comprata dai cittadini italiani è di circa il 14% !!!

Questo significa che la dichiarazione di insolvibilità da parte dello "stato" (se ci fosse), non immpattarebbe in modo drastico nelle famose "tasche degli italiani", come falsamente viene diffuso.

La parte prinicpale del debito (quasi tutto) è stata comprata da Banche, Finanziarie e gruppi esteri (questi ultimi quasi la META'!).

C'è da dire che nel momento in cui gli stati vanno in sofferenza per mancanza di soldi, chi continua a comprare il debito chiede (come abbiamo visto!) contropartite alzando sempre più il tiro, e influenzando direttamente il governo degli stati. Prendendone di fatto il posto! E' accaduto alla Grecia, che come molti non sanno, dopo aver accettato il credito CINESE ha dovuto dare come contropartita il porto del PIREO!!!

Questo sta accadendo in modo più o meno esteso e più o meno veloce in tutti gli stati che, a causa della "globalizzazione" si trovano più o meno nella stessa situazione. Tra chi ha il potere economico e chi lo subisce.

Ci sarebbe da capire in cosa consiste questo "credito". Sono soldi "veri"? La realtà è che non sono "soldi veri", movimentati. E non corrispondono a NULLA. Nè petrolio, nè materie prime, nè minerali, nè servizi. Sono semplicemente titoli di CARTA, venduti per una contropartita sempre di CARTA, manco moneta! Anzi, manco più carta ! Sono dei BIT del computer!

Quindi, il cane si morde la coda: vendo titoli, a chi li acquista fornendo un "documento di acquisto". Con questo "documento di acquisto" lo stato fa "investimenti" (quali?) "garantendo" i soldi che in realtà non ha e che il creditore ha "certificato"...

Ecco ora un grafico, sempre da prendere con le pinze, dove sono illustrati i debiti dei vari stati più importanti:

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Ora: cosa accadrebbe se l'Italia si dichiarasse insolvente

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MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 7:35 pm    Oggetto:  
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Ripetiamo: cosa succederebbe nel caso di un'insolvenza?

Beh. Gli scenari sono due:

L'Italia è insolvente, ma c'è UNO STATO NAZIONALE SOVRANO, senza la classe politica della Repubblica delle Banane.

In questo caso la cosa sarebbe assolutamente perfetta.

Perchè? Perchè si potrebbe dichiarare il "fallimento", si potrebbe, parallelamente, chiedere di USCIRE DALL'EURO-SCHIFO, e si potrebbe riprendere a battere MONETA NAZIONALE e riprendere autonomia POLITICA.

In questo caso la carta straccia del debito pubbico sarebbe presto usata per la funzione più idonea: pulirsi le terga!

Infatti, se lo Stato batte moneta SOVRANA, non ha bisogno minimamente di chiedere aiuto a nessuno. Tantomeno prestiti . SE VUOLE, ripaga il debito con moneta sovrana, al cambio precedente con l'Euro! Altrimenti manco lo paga! E con la moneta sovrana PENSA AI PROPRI CITTADINI, in quella minima parte acquirenti del debito.

La Moneta sovrana, che dovrebbe sopportare una inevitabile svalutazione, sarebbe un punto di forza. Perchè riuscirebbe a far crescere le esportazioni verso l'estero. Questo perchè gli acquirenti comprerebbero a prezzo BASSO i prodotti italiani di qualità ALTA! E si prodotti Italiani, poiché in questo caso non ci sarebbe la scusa plutocratica del dover delocalizzare imprese nostrane all'estero per essere "competitivi". I lavoratori Italiani riprenderebbero così a LAVORARE, fornendo quel "quid" in più dato dalla qualità della nostra manifattura che gli altri paesi NON HANNO, che unito ad un costo contenuto dovuto al cambio favorevole farebbe da sicuro volano per l'economia nazionale.

Inoltre la svalutazione non sarebbe eterna. E si potrebbe mantenere ad un certo punto in modo controllato.

Il potere di acquisto interno ne gioverebbe. Poichè sarebbe LO STATO a decidere. I Cittadini riprenderebbero a produrre e consumare in modo proporzionato, ma soprattutto le imprese godrebbero di un aiuto economico sicuro.

Ecco la famosa "RIPRESA" che tutti stanno invocando ADESSO solo a chiacchiere!
POTREBBE ESISTERE MA SOLO SENZA L'EURO!

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Ultima modifica di RomaInvictaAeterna il Lun Lug 23, 2012 7:40 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Lun Lug 23, 2012 7:42 pm    Oggetto:  
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E con la Repubblca delle Banane? Che succederebbe?
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MessaggioInviato: Mar Lug 24, 2012 11:19 am    Oggetto:  
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...e già, mi sa che proprio qui i nodi vengono al pettine! Laughing
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2012 1:44 am    Oggetto:  
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Diciamo anche che se non ci fosse una repubblica delle banane, ma il Governo immaginario suddetto, qualche tempo dopo il recupero di sovranità monetaria (che dovrebbe necessariamente accompagnarsi a una politica estera altrettanto sovrana, vedi rapporti con paesi ricchi di materie prime - di cui l'Italia è povera - ma poveri di manifatture - di cui l'Italia è ancora ricca, tipo Venezuela e Iran), sarebbe subito invaso dai difensori della democrazia desiderosi di liberare il popolo dai pericolosi oppressori...
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MessaggioInviato: Mer Lug 25, 2012 10:04 am    Oggetto:  
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Certo. L'evento risulterebbe forse inevitabile. Ma c'è da dire che la "facilità" dell'invasione sarebbe data dalla scarsa capacità dei governanti a prevederla ed evitarla. Anzitutto con campagne politiche ad hoc, con propaganda battente e con denuncie pubbliche.

E' molto facile invadere uno stato che ha beduini e sceicchi del deserto come capi... E' meno facile invadere stati che hanno al comando STATISTI veri, sono dotati di VERI Eserciti Nazionali e hanno una competenza reale nella politica estera...
Non credi?

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MessaggioInviato: Mer Apr 17, 2013 10:36 am    Oggetto:  
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...per noi fascisti l'euro rappresenta una criminale speculazione finanziaria ordita a danno di milioni di europei, con l'intento di succhiare loro il sangue e ridurli definitivamente schiavi della plutocrazia bancaria per i secoli dei secoli, vincolando alla servitù più generazioni, uomini e donne che ancora nemmeno sono nati... ma per i servi della plutocrazia l' euro è il dio che permette loro ed ai loro padroni di ingrassarsi e prosperare come sanguisughe sulla pelle di milioni di nuovi servi della gleba, per loro è una scelta irreversibile alla quale hanno indissolubilmente legato il loro futuro fatto di benessere defraudato... ed il nostro di schiavitù! Draghi è stato chiaro, per lui e la sua cricca non c'é alternativa... euro o morte! (...la loro si intende...ed è quello che gli auguriamo!)


Draghi: l’euro vivrà, voi morirete

di Maurizio Blondet

È una frase che Mario Draghi ha pronunciato durante la conferenza del 4 aprile alla BCE; salvo errori, nessun «grande» media l’ha colta (una sola eccezione in Italia: la tv Class CNBC, che si sta rivelando una delle migliori fonti informative su questi temi). A porgli la domanda è il giornalista del sito Zero Hedge:
«Se, poniamo, la situazione in Grecia o Spagna peggiora ancora, e quei Paesi sono obbligati ad uscire dall’eurozona, esiste un piano per far sì che i mercati non collassino? Esiste una qualche rete di protezione strutturale, specialmente nell’area dei derivati? E la seconda domanda è: cosa accadrebbe della sua Emergency Liquidity Assistance che avete dato a Cipro, circa 10 miliardi di euro, se il Paese lascia l’eurozona?».

Draghi ha risposto:

«Lei sta ponendo domande così ipotetiche che non ho una risposta…beh, posso dare una risposta parziale. Questo tipo di domande sono formulate da gente che sottovaluta di gran lunga quel che l’euro significa per gli europei, per l’euro-area. Essi sottovalutano di molto la quantità di capitale politico che è stato investito nell’euro. È per questo che continuano a chiedere cose come: “Se l’euro si spacca? Se un Paese abbandona l’euro?”… Non è come una porta scorrevole. È una cosa molto importante. È un progetto dell’Unione Europea. Sicché spendete il fiato invano quando continuate a chiedere a gente come me “cosa accadrebbe se…”. Non esiste un piano B».

«In secondo luogo, la BCE ha mostrato la sua determinazione nel combattere ogni rischio di ridenominazione (sic). E l’OMT (il trilione di euro prestato alle banche all’1%, ndr) con le sue precise norme, ed agente entro il suo mandato, esiste appunto a questo scopo. Così rispondo alla sua prima domanda. La seconda domanda era sull’ELA, ma ancora una volta è subordinata a “se Cipro lascia…”. Di nuovo, non abbiamo in mente questo… Nessun piano B». (Mario Draghi Responds To Zero Hedge: “There Is No Plan B”)

Per una volta, Draghi ha detto la verità, sotto la lingua di legno del tecnocrate. «La gente come me» – ha detto – «ha investito tutte le sue fortune, la sua autorità, carriere e prestigio nella costruzione dell’euro. Se l’euro si spacca, noi persone veramente importanti andiamo a pallino: perdiamo tutto, prestigio, carriere, autorità, soldi e potere. Perciò non ci sarà mai un’uscita dall’euro. Troppo grande è il capitale politico che ci abbiamo investito».

Zero Hedge commenta sarcastico: dunque dato il controllo sui capitali messo in opera a Cipro a tempo indefinito, i Bancomat locali dispensano «capitale politico» invece del capitale reale? È un commento preso dal punto di vista del liberismo totale, che è il pensiero unico americano. Ma mostra che s’è capito bene il proposito di Draghi: eurocrati e banchieri non stanno salvando gli europei, né tanto meno greci, italiani, spagnoli e portoghesi; vogliono salvare l’euro ad ogni costo, e italiani, spagnoli, greci e portoghesi muoiano pure.

«L’euro non è una porta scorrevole», ci ha detto il padrone: «l’euro è la porta della prigione che abbiamo chiuso a tripla mandata; e tanto peggio per voi, carcerati, se morirete di disoccupazione, fame e freddo».

Diciamolo un’altra volta: le istituzioni europee non cercano di proteggere i popoli in questa grande depressione; cercano di proteggere se stesse. Se la soluzione della crisi richiede uno smantellamento dell’euro, la Commissione e la BCE rigettano tale soluzione, perché equivarrebbe al loro suicidio politico. Perciò per scongiurare questo esito, sono pronti a tutto. Anche a rimangiarsi i loro stessi dogmi del liberismo totalitario che dichiarano loro religione, fino a violare le stesse norme che loro si sono dati. Così, addio «libera circolazione di capitali»: a Cipro hanno imposto (con opportuno ritardo: le banche della Germania e di altre nazioni «core» dell’Eurozona hanno portato via i loro soldi dalle banche cipriote prossime a implodere,prima che la crisi bancaria fosse annunciata) il controllo sui capitali. Addio inviolabilità della proprietà privata : a Cipro hanno imposto il prelievo forzoso fino al 40% sui conti correnti, un vero esproprio proletario fatto dai supercapitalisti (1). Si sono rimangiati la promessa di garanzia sui depositi fino a 100 mila euro, e già propongono di fare lo stesso prelievo sui conti correnti italiani, perché tanto, «gli italiani sono più ricchi dei tedeschi: patrimonio di 108 mila euro contro 95.500» (è la voce che manda in giro la BCE, per preparare il prelievo forzoso). Esigono «rigore» e dichiarano di non poter stampare moneta «per statuto», ma creano mille miliardi di euro da dare alle banche all’1%, e senza la minima contropartita, ma non alle imprese. (Il vero “Cyprus Template”)

Ci stanno strangolando, come dimostra la disoccupazione galoppante che raddoppia, accelerando il ritmo, e le migliaia di aziende che chiudono perché non reggono l’euro «forte» nel momento in cui anche la Bank of Japan stampa a perdifiato (la Fed lo sta facendo da tre anni). È per colpa loro, del loro euro, se anche il Fondo Monetario riconosce che «l’economia mondiale crescerà quest’anno del 3,4%, per poi accelerare al 4,1% nel 2014, ma l’Europa cala dello 0,2%» (in realtà molto di più: le previsioni delle tecnocrazie bancarie si sono sempre rivelate ottimiste).

Di fronte alla crisi che s’aggrava, gli eurocrati e i banchieri (e i politici che eleggiamo, loro appendici superflue) hanno una sola soluzione, sempre quella: rinforzare i poteri centrali europei. Eppure si vede ormai ad occhio nudo: più il processo di «integrazione» avanza, peggio la situazione si deteriora. Ma gli eurocrati propongono sempre di aumentare i loro stessi poteri. È il loro potere personale che cercano.

Sono loro che hanno trasformato il popolo italiano in un popolo senza speranza, declinante senza sbocco: «niente porte scorrevoli, niente piano B» per voi: l’euro vivrà, voi morirete. Sono tranquilli, perché ci siamo tenuti il loro delegato, il tecnicamente incompetente ma eurocraticamente ortodossso Mario Monti, che ci terrà nell’euro continuando nello stesso tempo a saccheggiarci col sistema fiscale più letale del mondo. L’industria del mobile (effetto collaterale del collasso dell’edilizia provocato da Monti e dalla banche) ha subito una riduzione dei fatturati dell’ordine del 48% rispetto ai tempi belli; ma Equitalia pretenderà dal settore lo stesso gettito fiscale di prima, provocando altre rovine. I professionisti nel loro insieme, il ceto medio, hanno subito riduzioni dei loro guadagni fra il 15 e il 30%; Befera pretenderà da loro gli stessi montanti tributari, o anche di più. Impoverimento mortale degli onesti, evasione fiscale di sopravvivenza per chi potrà.

Perciò è stato gravissimo l’errore del Movimento 5 Stelle di mantenere Monti al governo, piuttosto che fare un governo con il PD, che avrebbe potuto controllare. Un errore storico che lo condannerà storicamente, a meno che non sia anche quello un progetto, e che il Grillo-Casaleggio non siano effettivamente (come appare) che un ulteriore trucco per deviare la volontà popolare e cullarla di illusioni di liberazione. Il governo Monti (in cui c’è il ministro Barca, «astro nascente del PD» dettato dall’eurocrazia, e pompato dai media) ha cullato le imprese nell’illusione di ottenere 40 miliardi dei debiti arretrati che le Pubbliche Amministrazione hanno verso di loro; pochi giorni e l’illusione è svanita, i burocrati non cacceranno mai un soldo, esigono complicatissime «prove» e «accertamenti» su quel che devono – mentre loro stesse non tengono contabilità precisa sui loro debiti (un colossale falso in bilancio commesso da migliaia di pubblici funzionari) – impossibili.

Svanita questa illusione, Monti ne ha creato un’altra: producendo il Documento di Economia e Finanza (DEF), presentato alla stampa con dieci diapositive come progetto per «la crescita». Ma la stampa non ha detto che il DEF consta di 800 pagine. Ottocento pagine: certo nemmeno Monti le ha lette. Le ha semplicemente commissionate agli alti burocrati – che sono i veri governanti occulti d’Italia, essendo i governi incompetenti – e i nostri burocrati, come gli eurocrati, sono occupati non alla sopravvivenza della società, ma alla loro propria. E sono i più inefficienti e rapaci del mondo occidentale. In quelle 800 pagine hanno inserito tutti gli inghippi, i codicilli, i tranelli per aumentarci le tasse, aggravare gli ostacoli alla produzione e stroncare la nostra competitività con lacci e lacciuoli.

Nascosto nel DEF, si scopre che i conti pubblici hanno «spese non rinviabili per 8 miliardi» (altri 8 miliardi), e che quindi «se sparisce l’Imu ci vorranno interventi triplicati», ossia aumenti ed aumenti di tasse in altri campi. Anche la sanità richiederà un aumento del ticket; ma questo spetterà al nuovo governo. E se il nuovo governo «politico» tarda, le nuove spese si accumulano: altre tassazioni saranno necessarie, altri smantellamenti, altri fallimenti e chiusure di piccole imprese che le amministrazioni pubbliche hanno reso insolventi.

E se poi sarà il governo Bersani o Berlusconi, non sperate di meglio. Sono gli stessi che per un anno e passa hanno sostenuto il governo Monti, hanno votato i suoi colossali esborsi dati all’Europa «per salvare la Grecia» ossia le banche tedesche, hanno approvato tutti i decreti che hanno stroncato la nostra economia reale e salvato i parassiti pubblici, i 2-3 milioni di profittatori delle inefficienze e disonestà del sistema pubblico: un blocco sociale interessato allo status quo marcio, che con le famiglie configura un ben grosso elettorato.

Mi spiace per voi, italiani. Voi che a milioni perderete il lavoro perché avete voluto stare nell’euro «forte»; che vi suiciderete perché Equitalia vi chiede immense cifre che non avete come Imu per seconde case che non vi servono, che non potete permettervi ma che non potete vendere, perché le banche non danno i mutui; mi dispiace per voi che le avete provate tutte per tenere la testa fuori dall’acqua, e adesso non sapete più cosa fare, non avete più speranza; mi spiace per i vostri figli che sono senza lavoro, ma an che senza istruzione, conoscenze e cultura per andare all’estero a cercarlo – perché avete voluto e difeso la scuola «facile e di massa». Mi spiace per voi, soprattutto, perché anch’io oggi dipendo da voi, la mia pensione viene pagata dai giornalisti che sono al lavoro – e che vengono licenziati ormai a vagonate.

Mi spiace per voi, perché il vostro destino è razzolare nella spazzatura, essere rapinato dai cocainomani senza soldi nelle strade che costituiranno bande armate, e taglieggiati dagli statali, parastatali, regionali e provinciali che – loro – il loro stipendio lo vogliono tutto.

Ma da un punto di vista oggettivo e spassionato, voi meritate di finire così. Perché in maggioranza schiacciante, vi siete occupati solo di calcio. Non di economia, «perché è difficile», né di politica, «perché tanto fanno quello che vogliono». Vi siete rincoglioniti davanti alle tv intrattenimento, alle slot machines e ai vide-porno. Perché non avete studiato né lingue né mestieri reali, perché tanto «il benessere» era assicurato come tutti «i diritti» che vi dicevano di avere. Perché non avete capito come cambiava il mondo. Perché non esiste un popolo più provinciale, più abbandonato agli impulsi di pancia, più imperioso nel volerli soddisfatti subito e tutti, più ottusamente aggrappato ai propri interessi più corti e di breve respiro, più litigioso e incapace di unirsi di voi; incapace di scegliersi comandanti fra i migliori; più incivile e passatista ed arretrato culturalmente, più spregiante dell’intelligenza così rara fra voi; mai visto un popolo che espelle all’estero centinaia di migliaia di suoi giovani, i migliori, perché «troppo qualificati» per noi; mai visto un popolo più beotamente prono ad adorare gli idoli sbagliati, che vi venivano proposti all’adorazione di volta in vola. Un popolo così, non merita di vivere.

Vi è piaciuto Ciampi. Avete venerato Veronesi, Saviano; avete deriso «i complottisti» che vi dicevano la verità, perché «il tg non lo dice». Avete emarginato e odiato chi vi metteva sull’avviso, «uccelli di malaugurio», «da toccarsi i coglioni» – mentre adoravate l’Ottimista, il Facilone, il Facilista.

Se siete di sinistra, avete fatto di tutto per stroncare Renzi («infiltrato di destra») (2) e preferito Bersani, ed ora sperate in Barca, perché è «un compagno» (un compagno che vi terrà dentro l’euro, la prigione dei popoli). Avete avuto gran rispetto di Monti. Avete voluto credere che il nemico interno è l’Evasore Fiscale anziché il Parassita Sociale, ancorché siate nel Paese che l’amministrazione pubblica tassa come gli stati scandinavi, ma dandovi servizi come gli africani.
E avete gran rispetto e considerazione anche di Draghi. Draghi vi ucciderà farà del vostro Paese un deserto di industrie, e le industrie che muoiono non torneranno più nemmeno quando tornerete alla lira per disperazione e necessità.
È terribile quel che vi accade e vi accadrà, perché anch’io sono uno di voi. Ma sul piano oggettivo, avete quello che meritate. Che avete scelto. Che avete voluto.

NOTE

1) La rovina di Cipro è freddamente pianificata dal documento della Commissione Europea. «…L’attività economica sarà negativamente influenzata dalla ristrutturazione immediata del settore bancario, che avrà impatto sul credito, date anche le misure di consolidamento di bilancio. Le restrizioni temporanee richieste per garantire la stabilità finanziaria danneggeranno gli afflussi di capitale internazionale e ridurranno i volumi d’affari delle imprese, sia quelle orientate al mercato interno che quelle che operano sul mercato internazionale…una perdita di ricchezza, che ridurrà il consumo privato e gli investimenti produttivi. Ciò, unito alle misure fiscali in corso e quelle progettate, provocheranno una acuta caduta della domanda interna. E poco sollievo si può aspettare dall’export, date le incerte condizioni estere e il settore finanziario in drastica riduzione». Queste frasi si applicano alla perfezione all’Italia, ed indicano il programma che lorsignori preparano alle popolazioni europee in generale. E infatti noi stiamo già subendo lo stesso progetto che hanno imposto a Cipro. (Assessment of the public debt sustainability of Cyprus – Zero Hedge)

2) Qualunque cosa si pensi di Renzi, il “popolo di sinistra” gli s’è mobilitato contro d’un solo blocco come a un «deviazionista di destra», facendo di tutto per bloccare quella che i militanti chiamavano «l’infiltrazione di destra nelle nostre primarie». Questo tipo di linguaggio – l’ho sentito con le mie orecchie in dibattiti pubblici e radiofonici – è ancora di tipo sovietico. Nell’Urss dei bei tempi, avrebbe portato allo «smascheramento» del deviazionista di destra e alla sua liquidazione col classico colpo alla nuca alla Lubianka, seguito da una «purga del Partito» per disinfestarlo dagli «infiltrati di destra» , spediti ia vagoni interi –fra gli applausi sinceri del popolo sovietico – a ripopolaree il Gulag. Nella situazione italiana, porta la sinistra a tagliarsi da sola le possibilità di governo, scegliendo Bersani, Barca o Vendola e tenendo a distanza un elettorato più ampio. Serve a rifiutare l’alleanza di gfoverno d’emergenza «con Berlusconi»,e a tentare ostinatamente di governare con il Movimento 65 Stelle, creduto erroneamente, da certe caretterirtische superficiali, «una costola della sinistra». Appena però questi avessero la maggioranza, ricomincerebbero le epurazioni.

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