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COME SI INVENTA LA RIVOLTA ARABA MADE IN USA!!
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Marcus
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MessaggioInviato: Sab Mag 14, 2011 10:11 am    Oggetto:  COME SI INVENTA LA RIVOLTA ARABA MADE IN USA!!
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Lo abbiamo già scritto, non abbiamo alcuna simpatia per Gheddafi e se ci fosse uno Stato Italiano degno di questo nome, cioè lo Stato Etico corporativo Fascista, anziché la repubblica plutocratico-massonica delle banane, già da decenni il popolo di Libia sarebbe affratellato a quello d'Italia, ciò detto il sospetto che le cosiddette "rivolte spontanee" del mondo arabo non siano poi così tanto "spontanee" è ulteriormente avvalorato dalle recenti notizie su quanto sta avvenendo in Siria, dove vanno delineandosi in modo chiaro le modalità democratiche con cui il governo degli Stati Uniti sta dietro alla vera e propria creazione di eventi politici inesistenti o ingigantiti a dismisura...meditate!


Testimoni affermano che i mezzi di informazione occidentali mentono sulla Siria

Russia Times 01 Maggio 2011

Le manifestazioni a sostegno di Bashar al-Assad vengono presentate da Al-Jazeera e dai media occidentali come manifestazioni di opposizione. Poliziotti (senza armi) uccisi da gruppi armati provenienti, si dice, dall’Iraq. Una manifestazione di 50.000 persone totalmente inventata dalla Reuters.

Una foto rilasciata dall’Agenzia di Stampa Arabo-Siriana (SANA) il 27 aprile 2011, mostra una di sei bare di membri dell’esercito o delle forze di sicurezza uccisi, trasportata dall’October Military Hospital di Damasco alla sua città natale per la tumulazione, dopo le dimostrazioni dei giorni precedenti (foto AFP).

Mentre i mezzi di informazione dipingono il quadro di una Siria in cui sollevazioni di massa vengono brutalmente soppresse da una dittatura, gli eventi si presentano in maniera totalmente diversa a quelli che vivono laggiù.

RT ha intervistato Ankhar Kochneva, direttore di un’agenzia di viaggi moscovita specializzata in itinerari medio-orientali. La signora Kochneva, che viaggia frequentemente in Siria ed è costantemente in contatto con centinaia di persone nella regione, ha voluto condividere con noi quello che i suoi contatti siriani le hanno raccontato a proposito della rivolta in corso e di chi sia la responsabilità della violenza.

RT: Cosa sta accadendo in Siria? Cosa ha potuto vedere? E, principalmente, cosa dicono i siriani?

Ankhar Kochneva: Non ho incontrato neppure una persona che sostenesse in alcun modo questi disordini e, badate bene, con il mio lavoro, io ho a che fare con persone di tutti i tipi. Ci sono molti veicoli che girano per le strade di tutto il Paese con ritratti del presidente, da vecchi catorci che a malapena si muovono a fiammanti Porsche e Hummer. Non è possibile obbligare la gente ad appendere ritratti. Ne consegue che la gente, indipendentemente dalla propria condizione e dal proprio reddito, sostiene il presidente piuttosto che la rivolta. Ho visto moltissimi giovani andare in giro a piedi o in auto con bandiere siriane. Come è possibile che un giovane se ne vada a spasso con gli amici per agitare a bandiere? Mi pare alquanto difficile. Se conoscete la mentalità dei siriani saprete distinguere impulso sincero da un obbligo imposto; il 29 marzo ho assistito, ad Hama, ad una manifestazione in favore del presidente; vi erano migliaia di uomini e donne, con i propri figli, e famiglie intere. Le strade erano piene di gente; è stato decisamente sconvolgente vedere che Al-Jazeera presentava le manifestazioni per il presidente come proteste contro di lui. Era esattamente come vedere siti israeliani pubblicare foto e video di manifestazioni di sostenitori e dire che si trattava di oppositori del regime. Laggiù c’è gente che porta ritratti di Bashar al-Assad e sventola bandiere siriane, e ci vengono a dire che questa gente è tutta contro di lui.

RT: I mezzi di informazione parlano di manifestazioni di massa contro il governo.

Ankhar Kochneva: C’è un poderoso crescendo di disinformazione. Il 1° aprile i mezzi di informazione hanno riportato una grande manifestazione anti-governativa a Damasco. Quel giorno io ero a Damasco e né io, né i locali abbiamo visto quella manifestazione: non c’è mai stata.

Il 16 aprile l’agenzia Reuters ha scritto che 50.000 oppositori del regime avevano invaso le strade di Damasco, e che erano state disperse con gas lacrimogeni e manganelli. Le persone che risiedono a Damasco sanno perfettamente che una tale manifestazione non poteva non essere notata in città. Quanti poliziotti sarebbero stati necessari per disperderla? Nelle strade di Damasco, cinquecento persone sono una folla. E pensare che Reuter diffonde il proprio materiale in tutto il mondo, Russia inclusa. Basta che una fonte menta, e subito questa bugia diventa una valanga che rotola a valle creando una realtà falsificata ed aggiungendo voci e speculazioni. La gente in Siria guarda il servizio e che vede? Un’immagine presumibilmente proveniente dallo Yemen, oppure dall’Egitto, o dalla Siria; queste immagini, però, mostrano persone vestite tutte allo stesso modo e la gente, in Siria, non è in grado di distinguere i propri concittadini dai propri vicini, né dal volto né dall’abbigliamento. Ci sono video su internet che mostrano come vengono fatti i filmati amatoriali dei cosiddetti disordini: c’è una vettura parcheggiata, e attorno non sta succedendo niente, e c’è un uomo in piedi lì vicino che tira pietre all’auto, e gente intorno che scatta foto. Ci sono in giro un sacco di video falsificati. Un libanese può, a colpo d’occhio, distinguere un servizio girato in Libano da uno girato a Damasco. E viene mostrato un servizio da Tripoli, oppure girato molti anni prima in Iraq, dicendo che si tratta di disordini in Siria. Nei Paesi arabi ci sono molti forum di discussione on-line per le donne. Le donne condividono le informazioni seguendo i reportage televisivi sui disordini di massa, e le donne chiedono: «Cosa sta succedendo fuori delle vostre finestre?» E rispondono: «Abbiamo guardato fuori e non abbiamo visto niente di quello che la TV sta dicendo». Attualmente, molti poliziotti disarmati sono stati uccisi. La propaganda mediatica immediatamente li etichetta come vittime del regime. Ripeto, i poliziotti sono disarmati, la Polizia siriana non è molto preparata nell’uso delle armi perché laggiù, per molto tempo, non è mai successo niente. Ma i novellini ammazzati vengono considerati o come vittime tra i dimostranti o come poliziotti che si sono rifiutati di sparare sui propri concittadini (secondo le preferenze del redattore) Tornano alla mente le parole di Goebbels: «Più grossa la bugia, più facilmente la crederanno».

RT: Ma perché allora, se non vi sono dimostrazioni di massa, si verificano queste morti di poliziotti?

Ankhar Kochneva: I poliziotti muoiono principalmente perché vengono ammazzati da quelli che sanno che sono disarmati.

RT: Chi ammazza i poliziotti?

Ankhar Kochneva: Se ne parla parecchio in Siria. Circolano voci che possa trattarsi di commandos addestrati provenienti da un campo al di là della frontiera con l’Iraq. La gente in Siria si è resa conto chiaramente che, dopo l’invasione dell’Iraq da parte degli USA, qualcuno laggiù ha organizzato squadre speciali. Sono queste squadre che ammazzano la gente, creano conflitti tra le comunità sciite e sunnite e tra i mussulmani ed i cristiani. Fanno saltare in aria strade e mercati, moschee e chiese ed attaccano bersagli civili piuttosto che il regime. Non molto tempo fa, tre di questi commandos furono catturati alla periferia di Damasco, quando cominciarono a sparare a caso sulla gente; risultò che si trattava di iracheni. La TV siriana mostrò il servizio su qualcuno che sparava dai cespugli e dai tetti sui poliziotti e sui passanti. Qualche volta vengono catturati e o risultano essere iracheni o confessano di essere stati pagati per compiere gli attentati. Questi militanti erano detenuti a Deraa e a Latakia, ed avevano armi USA. Il servizio di sicurezza libanese ha intercettato diverse auto che tentavano di introdurre armi in Libano; una di queste veniva dall’Iraq ed anche su quest’auto vi erano armi americane. Vi sono inoltre rapporti che parlano di detenuti che avevano con sé grandi somme di denaro: dollari USA. Inoltre avevano costosi telefoni satellitari che non potevano essere intercettati dai servizi di sicurezza siriani. In Siria non è più un segreto per nessuno che gli americani hanno tutte le opportunità di reclutare ed addestrare i commandos in Iraq, e poi mandarli ovunque vogliano. Hilary Clinton ha già dichiarato che se la Siria interrompe le sue relazioni con l’Iran e gli aiuti ad Hamas e a Hezbollah, le dimostrazioni potrebbero finire il giorno dopo. Non si preoccupano minimamente di tenere nascosto chi stia veramente instillando la rivolta il Siria. L’evidenza di interferenze straniere è palese. Alla fine, la gente dice che i manifestanti delle adunate vengono introdotti da fuori. Quelle persone sono diverse e parlano in modo diverso dai locali. Nessuno del posto li conosce. Chi noleggia gli autobus e finanzia il trasporto di quella gente? La domanda resta senza risposta. Il precedente vice-presidente Abdel Halim Khaddam ha dato l’avvio alle rivolte nelle regioni costiere. Ha saccheggiato metà del Paese. Era coinvolto nei complotti ed alla fine è fuggito all’Ovest. Fu lui che cercò di accusare il presidente siriano Bashar al-Assad di aver assassinato l’ex Primo Ministro libanese Rafic Hariri. I siriani credono fermamente che Sayed Hariri abbia regalato personalmente una villa ad Abdel Halim Khaddam affinché divulgasse questa versione dell’omicidio di Rafic Hariri. Quando però quella versione venne smontata e non confermata, la villa tornò al vecchio proprietario. Oggi, coloro che sparano alle macchine a Banias gridano: «Non vogliamo Bashar. Vogliamo Abdel Halim!». A Banias ci sono colti e pacifici membri dell’opposizione che per anni sono stati contro il regime di al-Assad. E sono sconvolti da ciò che sta accadendo e non supportano affatto Khaddam. Loro dicono: «È un ladro. È lui che pretendeva di combattere la corruzione ed i furti».

RT: Che ruolo stanno giocando gli emigranti siriani nella destabilizzazione della Siria?

Ankhar Kochneva: É una questione aperta. In base ad alcune indiscrezioni, Dan Feldman, rappresentate speciale di Hillary Clinton per il Medio Oriente, ha incontrato i rappresentanti dell’opposizione siriana ad Istanbul a metà aprile ed ha suggerito la tattica per assassinare funzionari civili ed ufficiali militari. In meno di tre giorni, il 19 aprile, diversi ufficiali militari sono stati brutalmente assassinati in Siria. Non solo sono stati attaccati ed uccisi, ma in alcuni casi le vittime degli attacchi, inclusi i tre figli minorenni di un generale siriano che erano a bordo della sua macchina, furono fatti a pezzi con le sciabole. Gli omicidi commessi con un elevato grado di brutalità hanno come scopo quello di intimidire la popolazione. La notizia dei bambini fatti a pezzi è servita egregiamente allo scopo.

RT: I media riportano che le rivolte sono iniziate dopo l’arresto di vari bambini che scrivevano slogan anti-governativi a Deraa, nel sud della Siria? É veramente così?

Ankhar Kochneva: Tutti i bambini sono stati rilasciati molto rapidamente. Di più, i giornali di proprietà del governo hanno pubblicato gli ordini di rilascio.

RT: Le truppe sono state portate a Deraa?

Ankhar Kochneva: Sì, le truppe sono là. Dopo la proclamazione di un emirato islamico a Deraa, i residenti locali hanno chiesto l’aiuto del governo. Sono state portate le truppe. Ho appena visto i video. I dimostranti li hanno pubblicati su internet e poi li hanno cancellati molto rapidamente. Ma la gente ne ha fatto delle copie. Ci sono soldati, e la gente parla con loro pacificamente. Nessuno spara a nessuno.

RT: C’è sentore del fatto che se la Siria rinuncia al supporto ad Hamas ed ai palestinesi ed arriva ad un accordo di pace con Israele tutte le rivolte finiranno immediatamente?

Ankhar Kochneva: No, non c’è nessun sentore di tutto ciò. La società è consolidata. La gente è unita perché comprende bene che il nemico è estremamente pericoloso. Per esempio, prima, quando prendevo il taxi, non sentivo altro che musica pop e la recita del Corano alla radio. Ora musica patriottica viene fuori da tutte le auto. Quando Bashar al-Assad parlava alla televisione, la gente che lo ascoltava applaudiva. Non è possibile obbligare la gente ad applaudire un presidente che parla alla TV.

RT: Qual’è l’umore pubblico degli ultimi giorni?

Ankhar Kochneva: La gente ha paura di uscire. In alcune regioni hanno rischiato la vita per riprendere, con una telecamera nascosta, persone non identificate che si introducevano di nascosto in una macchina, partivano e cominciavano a sparare in tutte le direzioni. Questo è il modo in cui stanno seminando il panico nelle zone residenziali. I banditi hanno bloccato un ponte su una strada vicino alla costa. Immediatamente i militari li hanno respinti. Uno dei miei contatti siriani mi ha detto: «Non c’è bisogno di molta gente per mettere nei guai il Paese». Cinque persone che bloccano una strada principale sono sufficienti e paralizzare l’intera area. La gente non potrebbe raggiungere gli ospedali e sarebbe impossibile distribuire viveri. E l’intero Paese è sconvolto a causa di un manipolo di banditi. Attualmente la televisione siriana sta mandando in onda immagini dal vivo da varie zone di Damasco e da altre città per mostrare alla gente qual’è la situazione reale e come la vita stia tornando alla normalità, qualsiasi cosa affermino i media occidentali. Degno di nota il fatto che i banditi abbiano cercato intenzionalmente di instillare odio tra le varie comunità. Di recente uno sceicco ha insultato i Drusi, in particolare le donne, in un discorso alle popolazioni del sud. Questo video è stato trasmesso dai media stranieri ed è pubblicizzato su internet. Niente di simile è mai successo prima in Siria. Le provocazioni a Damasco sono fallite anche se ci sono stati attentati per mettere le comunità religiose le une contro le altre. Inoltre, i provocatori non trovano appoggio nelle aree rurali - la semina è iniziata proprio lì. Le dimostrazioni più imponenti a Dera hanno raggiunto le 500 persone. Ma dicono che 450 persone sono state uccise.

RT: Il governo ha lanciato qualche riforma?

Ankhar Kochneva: Il governo ha decretato la legge marziale e ha consentito l’organizzazione di raduni autorizzati con permesso da richiedere cinque giorni prima della manifestazione. Agli stranieri è stato consentito di acquistare proprietà immobiliari. Ai curdi è stata concessa la cittadinanza. La popolazione curda non l’aveva ottenuta precedentemente per una serie di ragioni storiche. Il governo sta aprendo corsi di business per donne nel nord della Siria. Molti governatori provinciali sono stati licenziati. Purtroppo, in alcuni casi questi erano persone oneste. Come quelli che si sono rifiutati di liberare dalle prigioni criminali in cambio di bustarelle e sono poi stati calunniati in pubblico.

RT: Il numero dei voli per la Siria è diminuito?

Ankhar Kochneva: Non ci sono biglietti per la Siria. Volevamo organizzare un volo verso la Siria per un gruppo di turisti, ma non c'erano biglietti per Damasco per il 30 aprile. Ma i russi non stanno volando dalla Siria. Ho moltissime informazioni in tal senso per il mio lavoro.

Nadezhda Kevorkova, RT

Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di di Arrigo de Angeli e Cinthia Nardelli

Fonte:
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Siria: dopo Al Jazeera anche la Reuters si scusa per diffusione foto false

Venerdì 13 Maggio 2011 07:22

PARIGI – L’agenzia di stampa Reuters ha espresso le proprie scuse ammettendo di aver usato foto di archivio del Libano per far documentare presunti disordini in Siria. L’agenzia, riferisce la stampa francese, ha inviato queste foto alla tv di stato francese ma presto è stata costretta a scusarsi dato che la falsità delle foto era stata scoperta. In precedenza anche Al Jazeera, aveva usato le foto della rivoluzione in Yemen spacciandole per foto provenienti dalla Siria. La questione mette in evidenza ancora di più il fatto che i media occidentali e quelli arabi dipendenti da paesi alleati degli Stati Uniti hanno intrapresa una campagna propagandistica ostile ai danni della Siria.

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MessaggioInviato: Mer Mag 18, 2011 10:03 am    Oggetto:  
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Che gli interessi dei plutocrati internazionali (non solo statunitensi, che tra l'altro attualmente stanno faticosamente cercando di ri-emergere) stiano dietro a certi sconvolgimenti socio-politici credo sia ormai un dato acquisito.

Ma credo anche che gli eventi particolari e di crisi si verifichino per un concorso di cause, palesi e non.

I plutocrati internazionali spesso possono provocare certi "incidenti" per trarne vantaggio. Che li provochino direttamente, ovviamente non è pensabile. Che agiscano indirettamente, o magari favorendo cause terze che possano portare, a lungo andare, ad una crisi, è certamente verosimile e spesso provato.

L'Africa settentrionale, ma è una questione inveterate per tutto quel continente, vive in condizioni di Società Tribale e disgregata. Questa è una "causa terza" su cui si fa leva, e che si tende a far permanere, a differenza dei vari proclami.

Questa condizione dei paesi dell'Africa è di per sè un motivo di crisi interna. Queste crisi, poi, possono essere sfruttate. Amplificate, "gestite", ecc.

Il fatto in sè, però, non può essere ignorato. La condizione socio-economica delle zone in crisi, e la condizione dei cittadini, non gioca affatto un ruolo secondario nelle crisi stesse.

Infatti, la realtà dei regimi, prima amici poi nemici (a convenienza, ovviamente), credo sia sotto gli occhi di tutti.

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MessaggioInviato: Ven Feb 10, 2012 4:37 pm    Oggetto:  
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...ed ecco l'ennesima conferma di come "nascono spontaneamente" le rivolte cosiddette democratiche nel medio oriente!

Siria: offensive ad Aleppo e Homs
Obama: 'Atroce bagno di sangue'
MOSCA, IN AZIONE FORZE SPECIALI QATAR E GB


BEIRUT - Sale a 55 uccisi, di cui 39 solo a Homs, il bilancio odierno dell'offensiva militare governativa contro le sacche di resistenza in Siria. Lo riferisce il Supremo consiglio della rivoluzione, una delle sigle degli attivisti in rivolta.

E' salito a 25 morti e 175 feriti il bilancio dei due attentati avvenuti oggi ad Aleppo, in Siria, secondo l'agenzia governativa Sana, che cita una fonte del ministero della Salute.

La tv di Stato siriana mostra in diretta dei corpi e dei brandelli di corpi affermando che si tratta di vittime dei due attentati suicidi che secondo l'emittente sono stati compiuti oggi ad Aleppo, nel nord della Siria.

L'inviato della tv di Stato solleva i teli di plastica o le coperte che ricoprono i corpi, poi si avvicina a un sacco nero dell'immondizia ed estrae con la propria mano nuda un piede mentre con l'altra impugna il microfono. "Questa è la democrazia del terrorismo, questa è la libertà che vogliono i terroristi", afferma l'inviato della tv di Stato siriana sul luogo dei presunti attentati contro caserme delle forze di sicurezza e della polizia.

I carri armati dell'esercito siriano hanno lanciato l'assalto contro un quartiere di Homs, la città a nord di Damasco martoriata da giorni di intensi bombardamenti. Lo riferiscono attivisti anti-regime, precisando che l'attacco è in corso nel quartiere di Inchaat.

MOSCA, IN AZIONE FORZE SPECIALI QATAR E GB - Forze speciali del Qatar e della Gran Bretagna agiscono in territorio siriano: lo ha affermato il viceministro degli esteri russo Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Itar-Tass. Nei giorni scorsi erano circolate voci in tal senso sui media internazionali

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MessaggioInviato: Ven Feb 10, 2012 6:28 pm    Oggetto:  
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Altro che bagno di sangue...in Siria stanno facendo una vera e propria strage. Migliaia di innocenti che come al solito pagano con la vita i sporchi interessi dei plutocrati... mi viene la nausea sul serio. Ma pagheranno..prima o poi!
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MessaggioInviato: Ven Feb 10, 2012 7:12 pm    Oggetto:  
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Ragazzi, fateci caso. Sapete chi ha rivendicato l'attentato? Un gruppo TURCO (quindi occidentale)! Il che significa che il "blocco occidentale" si sta contrastando con quello orientale (vedi fazioni della GUERRA FREDDA) per il solito motivo plutocratico di dominio SULLA PELLE DI QUEI POVERACCI BOMBARDATI DA DAMASCO, la quale è essa stessa pedina di questo gioco, come lo diventerà anche l'IRAN. Queste nazioni troveranno "appoggio o riufiuto" da altre nazioni (come già avviene) che le USERANNO (come già avviene) e dei loro desiderata se ne faranno un baffo a tortiglione (come già avviene)!
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MessaggioInviato: Ven Feb 10, 2012 7:30 pm    Oggetto:  
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Avevo letto che la Turchia era dentro, ma non che avesse anche rivendicato l'attentato...Dalla Siria per arrivare meglio all'Iran? NATO-USA unite per la salvezza del mondo...
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MessaggioInviato: Dom Apr 01, 2012 8:15 pm    Oggetto:  
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Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio residuo su chi stia DIETRO alla cosiddetta "primavera araba", DOVREBBE LEGGERE DI SEGUITO:


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Siria: A Istanbul la conferenza dei paesi amici. Usa: stop violenze o serie conseguenze

ISTANBUL - Si è aperta a Istanbul la Seconda conferenza dei Paesi "Amici della Siria" per aiutare l'opposizione al regime. La prima conferenza si è svolta a Tunisi a fine febbraio.

SI' PIANO ANNAN CON CALENDARIO - La Conferenza dei paesi "Amici della Siria" ha approvato un "appoggio al piano" di Kofi Annan con una "richiesta" che l'inviato internazionale fissi un "timetable", un "calendario preciso", per la sua applicazione. Lo si è appreso da fonti diplomatiche a margine della Conferenza a Istanbul. "Non c'é riferimento a una scadenza, ma una richiesta di timetable da parte di Annan", ha detto all'ANSA una fonte. Altri riferiscono che il Consiglio nazionale siriano (Cns) viene riconosciuto come "rappresentante legittimo" del popolo siriano e "organizzazione ombrello dell'opposizione siriana". Il suo ruolo va "valorizzato", si legge ancora nella dichiarazione secondo quanto sintetizzano le fonti. Un ringraziamento viene espresso alla Turchia per il "forte sostegno" dato al Cns.

Il Consiglio nazionale siriano (Cns) viene riconosciuto "rappresentante legittimo" del popolo siriano e "organizzazione ombrello dell'opposizione siriana" e il suo ruolo va "valorizzato".

CLINTON,STOP VIOLENZE CIVILI O SERIE CONSEGUENZE - Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton mette in guardia il regime siriano: "Basta uccidere i vostri cittadini o ci saranno serie conseguenze". Lo si legge nel testo del discorso preparato per la Conferenza degli 'Amici della Siria' in corso a Istanbul.

LEGA ARABA CHIEDE ONU MISURE DURE CONTRO REGIME - Il capo della Lega Araba, Nabil al Arabi, ha fatto appello ai 70 Paesi 'amici della Siria' che partecipano alla conferenza di Istanbul per fare pressioni sul consiglio di sicurezza Onu perche' adotti misure severe contro il regime Assad "ai sensi dell'articolo sette della Carta delle Nazioni Unite", che non esclude un intervento armato.

Arabi ha chiesto ai Paesi presenti alla Conferenza "di fare appello simultaneamente al Consiglio di sicurezza dell'Onu a prendere una decisione vincolante ai sensi del capitolo sette per fermare le violenze in Siria". Il testo della Carta Onu prevede, tra l'altro, in caso di "minacce alla pace, alle violazioni della pace ed agli atti di aggressione", una serie di misure che vanno dalla rottura delle relazioni diplomatiche a "ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale" utilizzando forze aeree, navali o terrestri.

ERDOGAN, EROI SIRIANI NON SIETE SOLI (più chiaro di così!! Ndr) - Il premier turco Recep Tayyip ha sottolineato che la Conferenza dei Paesi amici della Siria vuole dimostrare che "gli eroi" che lottano per la libertà in Siria "non sono soli". "Vorrei salutare gli eroi siriani che combattono e lottano per la libertà. I nostri fratelli e sorelle", ha aggiunto il premier, "devono sapere che non sono soli e non sono e non saranno abbandonati al loro destino". Nel ricordare che Turchia e Siria "condividono il confine più lungo, per essere esatti 910 chilometri", ma anche "comune storia" e cultura, Erdogan ha voluto "rendere molto chiaro ed esplicito che la Turchia non punterà mai ad interferire nella politica interna di alcun paese" ma "mira a risolvere tutti i problemi della regione". Il premier fra l'altro ha sottolineato che i morti in Siria sono "molti di più" degli "oltre 9.000" stimati dall'Onu.

In apertura della Conferenza dei paesi amici della Siria, il premier turco Recep Tayyip Erdogan ha sottolineato che è "imperativo" che la comunità internazionale parli "con una voce sola" ma soprattutto "agisca" per anche accertarsi che le aperture del regime al piano-Annan non si trasformino in una "strategia per guadagnare tempo". Nell'augurare "successo, veramente, di cuore" allo sforzo di mediazione dell'inviato di Onu e Lega Araba Kofi Annan, il premier turco ha ricordato che Damasco "ha già preso impegni prima" ma "non li abbiamo mai visti realizzati": per questo, questa volta, "dobbiamo essere sicuri che il governo siriano non trasformi gli sforzi di Annan in una strategia per guadagnare tempo in proprio favore. E' successo prima e non può succedere ancora". "Al governo siriano non dovrebbe essere consentito, a qualsiasi costo, di manipolare questo piano per guadagnare tempo", ha affermato il premier turco. "Questa grande tragedia in Siria richiede un'azione internazionale da parte della comunità internazionale. E' imperativo - ha detto Erdogan - che noi si agisca" fornendo "aiuto umanitario al popolo siriano".

ATTIVISTI, 34 MORTI IN TUTTO IL PAESE - Almeno 34 persone sono state uccise oggi in Siria, tra cui 15 membri delle forze governative, nel corso dei violenti combattimenti in varie zone del Paese. Lo ha reso noto oggi l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Tra gli episodi più cruenti quelli avvenuti a Qurriyé, nella provincia di Deir Ezzor (est), dove cinque ribelli, quattro soldati - tra cui un ufficiale - e un civile hanno perso la vita, secondo l'ong.

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MessaggioInviato: Dom Apr 01, 2012 8:18 pm    Oggetto:  
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La guerra fredda non è mai finita!
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MessaggioInviato: Lun Apr 02, 2012 12:55 am    Oggetto:  
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RomaInvicta ha scritto:
La guerra fredda non è mai finita!


Gia' cosi' sembra..
Oggi la Siria non e' altro che una pedina...come ha dichiarato Michel Chossudovsky : “La strada per Teheran passa da Damasco.”

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"Ho tolto la libertà. Si, ho tolto quel veleno che i popoli poveri ingoiano stupidamente con entusiasmo. Ho fatto versare il sangue del mio popolo. Sì, ogni conquista ha il suo prezzo." Mussolini si confessa alle stelle.
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Marcus
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MessaggioInviato: Mar Apr 10, 2012 2:59 pm    Oggetto:  
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...sempre più chiaramente nella questione siriana sembra delinearsi nella vicenda un ruolo centrale della Turchia, membro storico della Nato, ...forse che questa volta i cosiddetti "occidentali" abbiano deciso di giocare su un loro coinvolgimento ufficialmente indiretto, facendo affidamento su di un alleato "ben più accetto" alle masse mussulmane per rovesciare un governo a loro non gradito?

Erdogan: spari da Siria, violati confini
Premier turco: prenderemo le misure necessarie

ANSA 10 aprile, 08:23

- ANKARA, 10 APR - ''Una chiara violazione'' del confine tra i due Paesi. Cosi' il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan, in visita in Cina, ha definito gli spari provenienti dalla Siria su un campo profughi siriano in Turchia, che ieri hanno causato il ferimento di almeno tre persone. ''C'e' stata una chiara violazione del confine. Noi chiaramente prenderemo le misure necessarie'', ha dichiarato il premier, secondo l'agenzia di stampa turca Anadolu.

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MessaggioInviato: Mar Apr 10, 2012 4:46 pm    Oggetto:  
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Direi che gli scenari sono sempre più chiari...purtroppo
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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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MessaggioInviato: Mar Apr 10, 2012 4:59 pm    Oggetto:  
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La situazione in Siria si sta' delineando sempre piu'....L'ONU solo a febbraio decide di inviare i caschi blu per provare a fermare il massacro, ma ovviamente arriva tardi e male come al solito. I massacri continuano, e i confini iniziano ad essere violati e guarda un po' le prime "violazioni" arrivano proprio verso il confine turco.
Si sta' arrivando al punto d'esasperazione. Gia' oggi se la comunita' internazionale entrasse a "salvare" il popolo nessun paese arabo avrebbe da ridire...
Oggi scade tra l'altro il piano di Annan con la Lega Araba per la fine delle violenze....

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Settimio Severo



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MessaggioInviato: Mar Apr 10, 2012 5:34 pm    Oggetto:  
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Ognuno sta recitando la sua parte come deve, già si possono intuire i prossimi passi di questa danza macabra...
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2012 7:18 pm    Oggetto:  
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Siria: bloccata nave tedesca con armi iraniane per Damasco

Lo riporta der Spiegel. identificata da disertori

(ANSA) - ROMA, 14 APR - Una nave tedesca che trasportava armi iraniane destinate alla Siria è stata fermata nel Mediterraneo, secondo quanto riporta Der Spiegel online. La nave, del peso di 6.200 tonnellate, trasportava armi e munizioni a Tartus, in Siria per armare le forze del presidente Bashar Assad, sempre secondo il settimanale.

L'imbarcazione era a Gibuti, nel Corno d'Africa, dove, in base a quanto riportato da Der Spiegel, sarebbe stata caricata con armi fornite da una nave cargo iraniana. A identificare la nave e contattare la società armatrice tedesca sono stati i disertori siriani. La società ha quindi ordinato alla nave, che è stata poi bloccata a 80 chilometri a sud ovest di Tartus, di cambiare rotta. (ANSA).

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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2012 7:20 pm    Oggetto:  
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Questi si stanno "giocando il potere", in una ignobile strategia della tensione e con i medesimi schieramenti DUALI di sempre! Ma sulla pelle e sulla MORTE di migliaia di persone, CHE PERO' SEMBRA SI STIANO PRESTANDO, CONSENZIENTI, A QUESTI IGNOBILI FATTI...
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