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questione irredentista
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paolotheking



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MessaggioInviato: Sab Mar 07, 2009 1:21 pm    Oggetto:  questione irredentista
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non ho trovato sul forum discussioni inerenti tale argomento, cosa ne pensate? si può o no ancora parlare di terre irredenti oggi? l'irredentismo è sempre stato alla base dei pensieri di mussolini, ma secondo voi sono argomenti ancora attuali?
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Dvx87




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MessaggioInviato: Sab Mar 07, 2009 1:35 pm    Oggetto:  
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Io conosco la situazione delle terre ad est quindi istria e dalmazia: se una volta gli italiani erano la maggioranza o comunque avevano il monopolio culturale di quelle zone, oggi tali zone sono state completamente slavizzate. Pensa che zara è stata rasa al suolo e ricostruita da zero così come fiume. Almeno in quelle zone, ai nostri giorni, credo non si possa parlare di terre irredente.
Non so dirti di preciso, invece, qulcosa su malta, la corsica e la savoia...
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AquilaLatina




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MessaggioInviato: Sab Mar 07, 2009 3:00 pm    Oggetto:  
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Quintox ne sa qualcosa sull'argomento, sono sicuro sarà felice di sintetizzare la questione delle terre irredente al giorno d'oggi Mr. Green
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Il Littore



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Località: Italia del Littorio

MessaggioInviato: Sab Mar 07, 2009 6:36 pm    Oggetto:  
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L'irredentismo esiste e deve continuare ad esistere. Sono sicuro che in quelle terre, occupate da altrui, è ancora presente un anima italiana nel popolo istiano-dalmata.
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Dvx87




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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 1:50 am    Oggetto:  
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il popolo istriano dalmata è stato per metà sterminato e per metà costretto ad emigrare: al suo posto sono stati messi coloni croati...
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RomaInvictaAeterna
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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 10:19 am    Oggetto:  
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Dvx87 ha scritto:
il popolo istriano dalmata è stato per metà sterminato e per metà costretto ad emigrare: al suo posto sono stati messi coloni croati...


Esatto. Occorre essere Realistici e intelligenti.

Parlare di "Irredentismo", OGGI, è anti-storico.

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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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Quintox



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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 10:26 am    Oggetto:  
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Descrivere l'irredentismo tout - court non è facile. Si pensi che Dante aveva posto i termini italiani al Golfo del Quarnaro e il Tommaseo entrò "in polemica con lui", poiché tagliava fuori la sua Sebenico di Dalmazia, provincia di Spalato... Very Happy

L'irredentismo è stato un sentimento che ha animato per anni, se non per secoli le nostre generazioni. In particolare, l'Austria - Ungheria, nemico secolare dell'Italia, deteneva feromente dei territori di lingua, costumi e tradizioni italiane da secoli. Tutte le guerre risorgimentali, sino all'ultima, chiamata anche 4° guerra d'indipendenza (da certi storici), sono state volte come fine immediato (da percepire s'intende) al completamento materiale dell'unità nazionale.

Sin dal 1861 sono sorti comitati segreti cospiratori in moltissime zone del nord Italia, come Torino, Milano (fucina segreta dell'irredentismo), Padova, etc. etc. Moltissimi patrioti venivano a studiare nelle Università del Regno, a contatto con la lingua, cultura e letteratura italiana.

Se si considera solo l'Austria - Ungheria, dal canto suo esercitava una politica nettamente antiitaliana. Si pensi che nella roccaforte itailana di Dalmazia, la romana Spalato, retta da Antonio Bajamonti per venti anni, si riuscì tramite brogli elettorali inimmaginabili, a non ottenere l'elezione di alcun membro italiano non al parlamento austriaco, ma nella città stessa! Oltremodo, i nostri patrioti venivano incarcerati nelle peggiori lande dell'Impero, come Mittergrabern, Mauthausen, Cattaro, etc. etc.

L'antagonismo Italia - Jugoslavia nacque proprio da questo: una splendida analisi dell'irredento Prof. Oscar Randi, grande accademico nel ventennio, asserirà che è stata proprio l'Austria - Ungheria, colla sua politica, a mettere italiani contro slavi, che sino a prima, ognuno col proprio posto nella storia, collaboravano pacificamente.

In Italia poi, sino alla redenzione politica (28 ottobre del '22), si preferì allearsi proprio con chi ci era nemico. La Triplice nacque da fattori meramente economici, ma non certo spirituali. Patrioti letterati come il Carducci erano costretti al silenzio per non danneggiare l'immagine di un'alleanza mercantilistica!!

Ma, a rovesciare questo ciclo di asperità, venne anche il dì nostro: il 24 maggio 1915, ove il parlamento venne esautorato, il popolo si espresse finalmente senza ostacoli, e, sebbene si dica tramite un "colpo di stato", 'Italia entrò in guerra per regolare finalmente in suoi conti. Sebbene la vittoria non porterà mai al completamento finale dei confini d'Italia.

La redenzione dei territori non fu facile. L'Alto Adige non era certo italiano, e nacque la questione degli optanter, e i dableiber. Certo non si vedranno mai episodi come la guerra dei tralicci degli anni '70, ma era cambiato il governo....

In Istria non fu facile nemmeno per la presenza di gruppi terroristici come il TIGR o l'ORIJUNA. Si parla di mesi di intera guerriglia in territori in tempo di pace! E pur quanto l'italia fascista usasse il pugno di ferro, dall'altra parte si imparava ad essere anche dei kamikaze ante litteram..

L'epilogo fu un triste dopoguerra, con un'occupazione selvaggia, la nascita di uno stato canaglia regno del bengodi che ha massacrato centinaia di persone al suo interno e al suo esterno, che ha fatto emigrare quasi tutta la popolazione italiana, senza essere frenato da nessuno, anzi, aiutato dalla complicità internazionale di tutti quanti, inclusi i nostri pagliacci.

Ora la comunità italiana ha un piccolo risveglio, sebbene parlino un idioma italico, non si definiscono né italiani, né per loro l'Italia rappresenta qualcosa di significativo al di fuori della loro vita "provinciale". C'è chi lavora giorno e notte per far conoscere le loro origini agli italiani ivi rimasti, e a loro va riconosciuto un ottimo operato . Per quanto riguarda un irredentismo territoriale, non ha alcun senso. 60 anni di colonizzazione slava ha apportato un cambiamento strutturale a tutto il territorio. In tutti i campi.

Per quanto riguarda l'irredentismo nella costa francese, beh, Briga e Tenda e i tratti valdostani erano italiani. Lì la tragedia non fu come quella istriano-giuliano-dalmata, per il semplice fatto dei termini di grandezza delle zone stesse.

Per quanto riguarda la Svizzera italiana non si può parlare di irredentismo. Lì vi sono dei cantoni a lingua e costumi italiani, che operano a contatto con la penisola. Ma sono e appartengono alla Confederazione Elvetica.

La questione altoatesina invece è finita (mah...) cogli accordi De Gasperi -Gruber. Autonomia, soldi, lingua e cultura tedesche ovunque. Ogni giorno ho a che fare con altoatesini che non sanno una parola di italiano. D'altronde, non è obbligatorio, e la loro origine non è del nostro paese, dacché il Tirolo era sempre stato inglobato all'Austria....

Per approfondimenti, bisognerebbe prendere frase per frase e farne un libro... Very Happy

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Quintox



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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 10:49 am    Oggetto:  
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Solo una cosa dimenticavo. Il criminale di guerra De Gasperi, pagò i "debiti di guerra" con la Jugoslavia tramite i beni privati dei cittadini istriani e giulian-dalmati, vendendo il loro patrimonio.

La questione del recupero delle proprietà degli esuli non è mai stata affrontata da alcun governo, tantomeno inserita in una "finanziaria" da anni e anni. E solo da pochi anni gli italiani possono acquistare (non rientrare in possesso dei loro gratuitamente), ripeto acquistare degli immobili in Croazia, o in Slovenia. Tutti gli altri europei sì, noi non potevamo. Meditiamo..

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Dvx87




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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 11:19 am    Oggetto:  
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Ottimo quintox!
La politica antiitaliana dell'impero austroungarico è stata la causa principale di molti conflitti in quelle zone: per tenere buoni gli irredentisti, gli austriaci cominciarono a inserire slavi a forza anche dove non ci furono mai in modo da farli entrare in conflitto cong li irredentisti (divide et impera). A tutto questo vanno unite le velleità imperialistiche della serbia che, già della fine dell '800, intendeva unificare i balcani: negli anni immediatamente successivi al dopoguerra il neonato stato della jugoslavia portò avanti le rivendicazioni serbe cercano di inglobare quanti più territori possibili sulla costa con il chiaro intento di fare concorrenza agli italiani.
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paolotheking



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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 1:07 pm    Oggetto:  
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sono d'accordo con voi, l'irredentismo oggi si prefigge il compito di tenere viva la memoria, è da folli pensare di poter concludere quello che non si è fatto un tempo...
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AquilaLatina




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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 3:37 pm    Oggetto:  
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Grazie per la disanima Quintox!

Che dire, a me dispiace per come sia finita. Parlare di irredentismo oggi è anti-storico, ma nessuno che sia un vero italiano può non avere rimpianti per quelle terre che appartennero a Roma e che furono conquistate al prezzo durissimo di oltre 650.000 caduti. E che ci furono tolte a tradimento con lo sterminio coatto dei nostri compatrioti.

Va anche sottolineato che Mussolini cercò di difendere quelle terre sino alla fine, riuscendeo ad inviare negli ultimi mesi di guerra reparti della Decima Mas in funzione anti-titina. E mentre la Repubblica Sociale, stremata, dissanguava i suoi reparti nella difesa estrema, cosa fecero nel dopoguerra i governi antifascisti? Semplice: CALARE LE BRAGHE!
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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 5:57 pm    Oggetto:  
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AquilaLatina ha scritto:
Grazie per la disanima Quintox!

Che dire, a me dispiace per come sia finita. Parlare di irredentismo oggi è anti-storico, ma nessuno che sia un vero italiano può non avere rimpianti per quelle terre che appartennero a Roma e che furono conquistate al prezzo durissimo di oltre 650.000 caduti. E che ci furono tolte a tradimento con lo sterminio coatto dei nostri compatrioti.

Va anche sottolineato che Mussolini cercò di difendere quelle terre sino alla fine, riuscendeo ad inviare negli ultimi mesi di guerra reparti della Decima Mas in funzione anti-titina. E mentre la Repubblica Sociale, stremata, dissanguava i suoi reparti nella difesa estrema, cosa fecero nel dopoguerra i governi antifascisti? Semplice: CALARE LE BRAGHE!


Figurati Antonio, è sempre un piacere..
Concordo con te, soprattutto l'ultima parte del discorso è indiscutibile. Fu persino mandato Pavolini a fronteggiare soprusi di una e dell'altra parte...

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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 7:24 pm    Oggetto:  
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paolotheking ha scritto:
sono d'accordo con voi, l'irredentismo oggi si prefigge il compito di tenere viva la memoria, è da folli pensare di poter concludere quello che non si è fatto un tempo...

Questo non ci impedisce di regolare i conti col passato...
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MessaggioInviato: Dom Mar 08, 2009 8:27 pm    Oggetto:  
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e che conti ci sarebbero da regolare? Io piuttosto preferirei dedicarmi alla situazione interna che è decisamente grave...
Inoltre ritengo che la nostra azione non debba essere animata dalla vendetta ma dalla volontà di costruire qualcosa di realmente nuovo ed alternativo! Wink
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MessaggioInviato: Lun Mar 09, 2009 8:46 am    Oggetto:  
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Citazione:

Inoltre ritengo che la nostra azione non debba essere animata dalla vendetta ma dalla volontà di costruire qualcosa di realmente nuovo ed alternativo



Sacrosanto!

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