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Filippo Giannini
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Maurizio83
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MessaggioInviato: Lun Set 27, 2010 12:28 am    Oggetto:  Filippo Giannini
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Ciao a tutti....per caso qualcuno di voi ha letto i libri di Filippo Giannini?Mi incuriosiva in particolare un suo libro "Uno schermo protettore, Mussolini, il Fascismo e gli ebrei"
Qualcuno di voi l ha letto?e nel caso,cosa ne pensate?

_________________
"O si riesce a dare una unità alla politica e alla vita europea o l'asse della storia mondiale si sposterà definitivamente oltre Atlantico e l'Europa non avrà che una parte secondaria nella storia umana! B. Mussolini
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MessaggioInviato: Gio Set 30, 2010 11:46 am    Oggetto:  
Descrizione:
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Dunque, in passato abbiamo avuto modo di considerare Giannini e la sua posizione. Ad esempio vedere qui :
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Ci saltava subito agli occhi che, nonostante le analisi storico-politiche che fa spesso siano condivisibili, egli stesso sia una contraddizione vivente. Poichè, se è vero che il fascismo è "altro" ed è "originale" e non perseguito da nessuno, bisognerebbe, a rigor di logica, non collaborare con nessuno, men che meno con chi usurpa il fascismo!

Purtroppo Giannini scrive e lavora per i gruppi e le testate della Destra Radicale. Per cui, non prenderci per "eccessivamente" dubbiosi, ma la cosa non torna! Se sei fascista, non sei di destra radicale e non lavori per loro. Se non lo sei lavori per loro e chi per loro. Tertium non datur.

Dunque, nella fattispecie, ultimamente ha mandato un articolo inerente il MSI, Fini e la "radice" del fascismo del dopoguerra. Come al suo solito, esprime considerazioni condivisibili, in prima battuta, per poi confermare la vulgata sia da destra che da sinistra! Eccolo:

CI HANNO PORTATO NELLA FOGNA (CON LA CACCA SINO AL COLLO)

La casa di Montecarlo? Anch’io voglio dire la mia

di Filippo Giannini (Sul Popolo d'Italia)

Sì, voglio dire la mia, anche se, e lo premetto, non mi interessa sapere se quella casa appartiene o no al signor Giancarlo Tulliani. Perché? Perché, quando si è immersi nella cacca, uno schizzo in più è inavvertibile. Inoltre, e questo mi interessa, voglio partire dalle origini.

E noto che la Massoneria era un acerrima nemica del Fascismo, e dovrebbe esser noto che tutte le società segrete furono messe a tacere nel Ventennio fascista. Furono messe a tacere in Italia, ma era attiva e potente fuori del nostro Paese, principalmente in Gran Bretagna e in Francia. E, in quegli anni, specialmente dalla Francia partivano disposizioni per abbattere il Regime fascista. Nell’aprile 1926 Mussolini affermò: <Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo l’antitesi netta, categorica, definitiva della democrazia, della plutocrazia, della massoneria di tutto il mondo, per dirla con un’unica espressione degli immortali principi dell’’89>.

Immediata fu la reazione massonica: <Il fascismo dovrà essere abbattuto o con la soppressione del suo capo o con l’intervento della Monarchia e dell’Esercito o in conseguenza di una guerra perduta o per effetto di una situazione economica disastrosa (…)>. …E vinse la Massoneria…La Monarchia intervenne, la guerra fu persa, il Fascismo fu abbattuto, il suo Capo assassinato. Ma dato che le idee non possono essere uccise, e dato che il principio nuovo nel mondo se riproposto potrebbe ancora oggi nuocere al potere plutocratico e alla massoneria, era ed è necessario che il demonio fascista venga quotidianamente assassinato e caricato di ogni colpa possibile e impossibile, e questo grazie al controllo che il potere demo-plutocratico e massonico sono riusciti ad imporre all’informazione.

Nel dopoguerra nacque il Movimento Sociale Italiano, un organismo notoriamente di ispirazione mussoliniana. Anche con i tanti errori commessi dai loro vertici, e alla demonizzazione (come abbiamo poco sopra accennato), dei mass media, il Msi si stava affermando sempre più in tutto il territorio nazionale. Tutti possono ricordare che nel 1993 l’Msi ebbe una serie non indifferente di consensi, tanto che nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Napoli e di Roma, l’Msi sfiorò da solo contro la coalizione di tutti gli altri partiti, il 50% dei voti. Ricordo che a novembre del 1992 Roma assistette ad una manifestazione di circa 70 mila fascisti/missini (dati della polizia), ecco, allora, che per le Logge il pericolo si ripresentava e dovette correre ai ripari. Fu proprio a seguito di questi avvenimenti che Gianfranco Fini da acceso fascista, da Segretario del Msi si trasformò in acceso antifascista. Come si giunse a tanto? Ho sotto gli occhi un opuscolo: “Massoneria Oggi”, titolo, “La cerimonia dell’Equinozio d’autunno”. Trascrivo solo alcune parti, ricordando che la manifestazione era presieduta dal Gran Maestro Virgilio Gaito: <Il 24 settembre 1994 u.s. (data indicativa, vero? Nda) si è svolta a Roma nel parco della Villa “Il Vascello” la cerimonia annuale del Grande Oriente d’Italia in occasione dell’Equinozio d’Autunno. Alla cerimonia hanno partecipato circa mille Fratelli provenienti da tutti gli Orienti d’Italia e un gran numero di ospiti e personalità italiane e straniere (…)>. Dopo aver elencato i nomi di rappresentanti di diverse Logge straniere, il periodico massonico così continua: <Numerose personalità italiane e straniere hanno onorato la cerimonia con la loro presenza: Sen. Giulio Maceratini, Presidente Gruppo An/Msi al Senato (…). Sono inoltre pervenuti messaggi augurali di saluto da parte di personalità politiche italiane e straniere: On. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei Ministri, On. Irene Pivetti, Presidente della Camera dei Deputati (…)>. Furono letti alcuni messaggi di adesione, fra questi: <On. Adriana Poli Bortone, Ministro delle Risorse Agricole, On. Publio Fiori, Ministro dei Trasporti e della Navigazione (…)>.

Alcune considerazioni. Di Silvio Berlusconi c’è poco da aggiungere, ma è da ricordare che il Silvio Nazionale nel 1976 organizzò e finanziò la scissione del Msi facendo convergere alcuni deputati in Democrazia Nazionale. Operazione miseramente fallita, grazie al carisma e alle capacità e alla fede di Giorgio Almirante. Ma il Silvio Nazionale non demorde: nel già ricordato rinnovo del Colleggio Comunale, quando Gianfranco Fini si presentò quale candidato sindaco di Roma del Msi (come detto sfiorò il 50% dei consensi), Berlusconi caldeggiò la vittoria di Gianfranco Fini. Ormai Giorgio Almirante era morto, ma non Gianfranco Fini il quale (ma i giochi erano fatti) traghettò il Msi nel governo Berlusconi. Per accreditare questa operazione era necessario che il Msi perdesse i suoi connotati, e questo fu reso possibile con il Congresso di Fiuggi (gennaio 1995), dove con chiare manovre truffaldine i cospiratori riuscirono a spegnere la Fiamma del Msi, traghettandola in Alleanza Nazionale e trasformarono la platea del Congresso in una assise di antifascisti. Vi invito a leggere le Tesi Programmatiche.

Torniamo ai partecipanti dell’Assise Massonica del settembre 1994. Leggiamo i nomi del Sen. Giulio Maceratini e del messaggio dell’on Poli Bortone (quella del mi spezzo ma non mi piego!), entrambi ancora alti esponenti del Msi, Movimento di chiara ispirazione fascista, ricordo di nuovo: fascismo, nemico giurato della massoneria. Perché quella presenza, perché quel riconoscimento alla massoneria? Lascio le risposte ai lettori.

Ed ora passiamo alla casa di Montecarlo. Come premessa voglio ricordare che i beni del Msi erano notevoli in quanto numerosissimi erano i lasciti dei fascisti, beni che andavano ad arricchire le casse del partito; dopo, con la nascita di An e la morte del Msi, i lasciti diminuirono notevolmente. Come abbiamo scritto all’inizio voglio partire all’origine della faccenda, cioè dal lascito della Contessa Anna Maria Colleoni ad An. Posso scrivere delle corbellerie in quanto di leggi e di codici ne capisco poco o niente, però mi butto. Per quanto ho letto la donazione testamentaria della Colleoni (che per quanto ho capito si tratta di milioni di Euro) era vincolata ad una condizione: <Per la continuità della buona causa>. La buona causa per la Contessa Colleoni era la causa fascista, come molti testimoni hanno confermato. La Contessa è morta nel 1999, cioè dopo la mascalzonata di Fiuggi, quando cioè Gianfranco Fini e An avevano rinnegato il Fascismo definendolo male assoluto. La domanda allora è questa: la Contessa Colleoni, se per buona causa intendeva quella fascista, dopo le abiure di Gianfranco Fini e dei suoi accoliti, perché non ha stracciato il testamento? Le risposte possono essere: 1) la Colleoni cambiò idea e sposò le tesi di Alleanza Nazionale; 2) la Contessa non era a conoscenza delle abiure di Fiuggi; 3) la Colleoni ha avuto delle assicurazioni che, nonostante le Tesi Programmatiche di Fiuggi, An, tramite il suo Presidente, avrebbe continuato la buona causa. Di conseguenza, escludendo il punto 1), rimangono validi i punti 2) e 3). In altre parole la Contessa Colleoni è stata ingannata. E allora la domanda sorge spontanea: <Sono state rispettate le volontà della Colleoni, oppure sussiste una mancata ottemperanza delle volontà testamentarie?>. Se così fosse cosa attendono i parenti della Contessa ad agire di conseguenza? Ma, ripeto ancora, è l’idea di un incompetente in materia di legge: potrebbe agire anche il Movimento Sociale Italiano Fiamma Tricolore, in quanto, come è noto, è la continuità del Msi,che non riconobbe quanto a Fiuggi fu stabilito; di conseguenza potrebbe aspirare al lascito per la continuità della buona causa. Che questo sia possibile è sufficiente leggere l’articolo 1 o 2 de suo Statuto, che indica chiaramente l’ispirazione allo Stato Corporativo, Stato concepito dal Regime mussoliniano.

A chiusura lancio un appello a coloro che ancora credono nella buona causa, come la intendeva Anna Maria Colleoni: uscite dalla cacca, lasciateci dentro gli infami. Pretendete di RIACCENDERE la fiamma del Msi. Ci siamo informati, a determinate condizioni l’operazione sarebbe fattibile.

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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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MessaggioInviato: Gio Set 30, 2010 11:59 am    Oggetto:  
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Da qui si evincerebbe che il MSI er aun partito genuinamente fascista!!! La qual cosa è stata negata, non solo dalla storia, dalla fondazione stessa di quel movimento e dal modo in cui è stato fondato, ma anche dal suo "camerata" Ignazio La Russa! Vedere qui:
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Ora: il "motivetto" del MSI (partito che unisce le più svariate tendenze della Destra radicale DALL'INIZIO!) che è un vero partito fascista, le riprendono continuamente i vari aspiranti rifondatori di turno, rifondando sempre la stessa paccottiglia (che vuol riaccendere fiammelle varie) missina rozza e funzionale alla repubblika!

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AquilaLatina




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MessaggioInviato: Gio Set 30, 2010 3:23 pm    Oggetto:  Re: Filippo Giannini
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Maurizio83 ha scritto:
Ciao a tutti....per caso qualcuno di voi ha letto i libri di Filippo Giannini?Mi incuriosiva in particolare un suo libro "Uno schermo protettore, Mussolini, il Fascismo e gli ebrei"
Qualcuno di voi l ha letto?e nel caso,cosa ne pensate?


Io non l'ho letto ma mi piacerebbe molto leggerlo. Le varie sintesi sull'argomento elaborate da Giannini mi sembrano molto interessanti ed estremamente condivisibili.
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Marcus
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MessaggioInviato: Gio Set 30, 2010 6:08 pm    Oggetto:  
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Rispondi citando

...ormai é palese che il signore di cui sopra o ci é o ci fa, di certo vi é che personalmente non posso nutrire alcuna considerazione per un personaggio il cui lavoro di fatto ha il solo scopo di provare a ridare credibilità ad un ambiente politico come quello pseudofascista radical-destrorso per il quale si prodiga e le cui tesi politiche riecheggiano nei suoi scritti, prova ne sia il delirante documento postato in precedenza che vistosamente ignora la vera storia dell' MSI, dei suoi esponenti e del loro ruolo previsto e voluto in seno alla repubblica antifascista per demolire ciò che restava del mondo politico che al fascismo di Mussolini si rifaceva (vedi
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), che spaccia la figura di Almirante come quella di un autentico fascista,
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, che insiste con l'inverosimile e risibile tesi di un movimento sociale italiano nato con il proposito di portare avanti l'ideale mussoliniano ma traviato da pochi dirigenti corrotti e corruttori di un partito sano, una tesi questa ampiamente smentita dai fatti e dalla Storia come abbiamo già cercato di mostrare
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. Insomma se é vero che giustamente la storia del fascismo va approfondita, va anche detto che per farlo si può tranquillamente fare a meno del lavoro del sig. Giannini.
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" Forse che non conoscendo a fondo il pensiero del Duce si può affermare di essere fascisti? Noi diciamo di no! Che il fascismo non è istinto ma educazione e perciò è conoscenza della sua mistica,che è conoscenza di Mussolini" (N. Giani)
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MessaggioInviato: Gio Set 30, 2010 6:46 pm    Oggetto:  
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Marcus ha scritto:
...ormai é palese che il signore di cui sopra o ci é o ci fa, di certo vi é che personalmente non posso nutrire alcuna considerazione per un personaggio il cui lavoro di fatto ha il solo scopo di provare a ridare credibilità ad un ambiente politico come quello pseudofascista radical-destrorso per il quale si prodiga e le cui tesi politiche riecheggiano nei suoi scritti, prova ne sia il delirante documento postato in precedenza che vistosamente ignora la vera storia dell' MSI, dei suoi esponenti e del loro ruolo previsto e voluto in seno alla repubblica antifascista per demolire ciò che restava del mondo politico che al fascismo di Mussolini si rifaceva ), che spaccia la figura di Almirante come quella di un autentico fascista, che insiste con l'inverosimile e risibile tesi di un movimento sociale italiano nato con il proposito di portare avanti l'ideale mussoliniano ma traviato da pochi dirigenti corrotti e corruttori di un partito sano, una tesi questa ampiamente smentita dai fatti e dalla Storia come abbiamo già cercato di mostrare . Insomma se é vero che giustamente la storia del fascismo va approfondita, va anche detto che per farlo si può tranquillamente fare a meno del lavoro del sig. Giannini.

I missini e fiammiferai, e il Giannini, vivono ancora nell'illusione che il Movimento Sociale Italiano sia una continuazione del progetto politico fascista, quando in realtá era funzionale alla repubblica antifascista, ed era filo-americano, filo-sionista, liberista in economia, e si alleó con la massoneria e i monarchici.
Se questi signori ci credono, lasciamoli credere che sia cosí, anche se - come detto in altre sezioni del forum - questo pseudo fascismo é un bell'ostacolo e un bel danno d'immagine ai propositi del "il Covo" (diffondere e dare una versione autentica del Fascismo Mussoliano).
Inoltre Giannini scrive anche su Minkiella.Net (duce.net).
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Maurizio83
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MessaggioInviato: Ven Ott 01, 2010 2:13 am    Oggetto:  
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RomaInvicta ha scritto:
Dunque, in passato abbiamo avuto modo di considerare Giannini e la sua posizione. Ad esempio vedere qui :
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Ci saltava subito agli occhi che, nonostante le analisi storico-politiche che fa spesso siano condivisibili, egli stesso sia una contraddizione vivente. Poichè, se è vero che il fascismo è "altro" ed è "originale" e non perseguito da nessuno, bisognerebbe, a rigor di logica, non collaborare con nessuno, men che meno con chi usurpa il fascismo!

Purtroppo Giannini scrive e lavora per i gruppi e le testate della Destra Radicale. Per cui, non prenderci per "eccessivamente" dubbiosi, ma la cosa non torna! Se sei fascista, non sei di destra radicale e non lavori per loro. Se non lo sei lavori per loro e chi per loro. Tertium non datur.

Dunque, nella fattispecie, ultimamente ha mandato un articolo inerente il MSI, Fini e la "radice" del fascismo del dopoguerra. Come al suo solito, esprime considerazioni condivisibili, in prima battuta, per poi confermare la vulgata sia da destra che da sinistra! Eccolo:

CI HANNO PORTATO NELLA FOGNA (CON LA CACCA SINO AL COLLO)

La casa di Montecarlo? Anch’io voglio dire la mia

di Filippo Giannini (Sul Popolo d'Italia)

Sì, voglio dire la mia, anche se, e lo premetto, non mi interessa sapere se quella casa appartiene o no al signor Giancarlo Tulliani. Perché? Perché, quando si è immersi nella cacca, uno schizzo in più è inavvertibile. Inoltre, e questo mi interessa, voglio partire dalle origini.

E noto che la Massoneria era un acerrima nemica del Fascismo, e dovrebbe esser noto che tutte le società segrete furono messe a tacere nel Ventennio fascista. Furono messe a tacere in Italia, ma era attiva e potente fuori del nostro Paese, principalmente in Gran Bretagna e in Francia. E, in quegli anni, specialmente dalla Francia partivano disposizioni per abbattere il Regime fascista. Nell’aprile 1926 Mussolini affermò: <Noi rappresentiamo un principio nuovo nel mondo, noi rappresentiamo l’antitesi netta, categorica, definitiva della democrazia, della plutocrazia, della massoneria di tutto il mondo, per dirla con un’unica espressione degli immortali principi dell’’89>.

Immediata fu la reazione massonica: <Il fascismo dovrà essere abbattuto o con la soppressione del suo capo o con l’intervento della Monarchia e dell’Esercito o in conseguenza di una guerra perduta o per effetto di una situazione economica disastrosa (…)>. …E vinse la Massoneria…La Monarchia intervenne, la guerra fu persa, il Fascismo fu abbattuto, il suo Capo assassinato. Ma dato che le idee non possono essere uccise, e dato che il principio nuovo nel mondo se riproposto potrebbe ancora oggi nuocere al potere plutocratico e alla massoneria, era ed è necessario che il demonio fascista venga quotidianamente assassinato e caricato di ogni colpa possibile e impossibile, e questo grazie al controllo che il potere demo-plutocratico e massonico sono riusciti ad imporre all’informazione.

Nel dopoguerra nacque il Movimento Sociale Italiano, un organismo notoriamente di ispirazione mussoliniana. Anche con i tanti errori commessi dai loro vertici, e alla demonizzazione (come abbiamo poco sopra accennato), dei mass media, il Msi si stava affermando sempre più in tutto il territorio nazionale. Tutti possono ricordare che nel 1993 l’Msi ebbe una serie non indifferente di consensi, tanto che nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale di Napoli e di Roma, l’Msi sfiorò da solo contro la coalizione di tutti gli altri partiti, il 50% dei voti. Ricordo che a novembre del 1992 Roma assistette ad una manifestazione di circa 70 mila fascisti/missini (dati della polizia), ecco, allora, che per le Logge il pericolo si ripresentava e dovette correre ai ripari. Fu proprio a seguito di questi avvenimenti che Gianfranco Fini da acceso fascista, da Segretario del Msi si trasformò in acceso antifascista. Come si giunse a tanto? Ho sotto gli occhi un opuscolo: “Massoneria Oggi”, titolo, “La cerimonia dell’Equinozio d’autunno”. Trascrivo solo alcune parti, ricordando che la manifestazione era presieduta dal Gran Maestro Virgilio Gaito: <Il 24 settembre 1994 u.s. (data indicativa, vero? Nda) si è svolta a Roma nel parco della Villa “Il Vascello” la cerimonia annuale del Grande Oriente d’Italia in occasione dell’Equinozio d’Autunno. Alla cerimonia hanno partecipato circa mille Fratelli provenienti da tutti gli Orienti d’Italia e un gran numero di ospiti e personalità italiane e straniere (…)>. Dopo aver elencato i nomi di rappresentanti di diverse Logge straniere, il periodico massonico così continua: <Numerose personalità italiane e straniere hanno onorato la cerimonia con la loro presenza: Sen. Giulio Maceratini, Presidente Gruppo An/Msi al Senato (…). Sono inoltre pervenuti messaggi augurali di saluto da parte di personalità politiche italiane e straniere: On. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei Ministri, On. Irene Pivetti, Presidente della Camera dei Deputati (…)>. Furono letti alcuni messaggi di adesione, fra questi: <On. Adriana Poli Bortone, Ministro delle Risorse Agricole, On. Publio Fiori, Ministro dei Trasporti e della Navigazione (…)>.

Alcune considerazioni. Di Silvio Berlusconi c’è poco da aggiungere, ma è da ricordare che il Silvio Nazionale nel 1976 organizzò e finanziò la scissione del Msi facendo convergere alcuni deputati in Democrazia Nazionale. Operazione miseramente fallita, grazie al carisma e alle capacità e alla fede di Giorgio Almirante. Ma il Silvio Nazionale non demorde: nel già ricordato rinnovo del Colleggio Comunale, quando Gianfranco Fini si presentò quale candidato sindaco di Roma del Msi (come detto sfiorò il 50% dei consensi), Berlusconi caldeggiò la vittoria di Gianfranco Fini. Ormai Giorgio Almirante era morto, ma non Gianfranco Fini il quale (ma i giochi erano fatti) traghettò il Msi nel governo Berlusconi. Per accreditare questa operazione era necessario che il Msi perdesse i suoi connotati, e questo fu reso possibile con il Congresso di Fiuggi (gennaio 1995), dove con chiare manovre truffaldine i cospiratori riuscirono a spegnere la Fiamma del Msi, traghettandola in Alleanza Nazionale e trasformarono la platea del Congresso in una assise di antifascisti. Vi invito a leggere le Tesi Programmatiche.

Torniamo ai partecipanti dell’Assise Massonica del settembre 1994. Leggiamo i nomi del Sen. Giulio Maceratini e del messaggio dell’on Poli Bortone (quella del mi spezzo ma non mi piego!), entrambi ancora alti esponenti del Msi, Movimento di chiara ispirazione fascista, ricordo di nuovo: fascismo, nemico giurato della massoneria. Perché quella presenza, perché quel riconoscimento alla massoneria? Lascio le risposte ai lettori.

Ed ora passiamo alla casa di Montecarlo. Come premessa voglio ricordare che i beni del Msi erano notevoli in quanto numerosissimi erano i lasciti dei fascisti, beni che andavano ad arricchire le casse del partito; dopo, con la nascita di An e la morte del Msi, i lasciti diminuirono notevolmente. Come abbiamo scritto all’inizio voglio partire all’origine della faccenda, cioè dal lascito della Contessa Anna Maria Colleoni ad An. Posso scrivere delle corbellerie in quanto di leggi e di codici ne capisco poco o niente, però mi butto. Per quanto ho letto la donazione testamentaria della Colleoni (che per quanto ho capito si tratta di milioni di Euro) era vincolata ad una condizione: <Per la continuità della buona causa>. La buona causa per la Contessa Colleoni era la causa fascista, come molti testimoni hanno confermato. La Contessa è morta nel 1999, cioè dopo la mascalzonata di Fiuggi, quando cioè Gianfranco Fini e An avevano rinnegato il Fascismo definendolo male assoluto. La domanda allora è questa: la Contessa Colleoni, se per buona causa intendeva quella fascista, dopo le abiure di Gianfranco Fini e dei suoi accoliti, perché non ha stracciato il testamento? Le risposte possono essere: 1) la Colleoni cambiò idea e sposò le tesi di Alleanza Nazionale; 2) la Contessa non era a conoscenza delle abiure di Fiuggi; 3) la Colleoni ha avuto delle assicurazioni che, nonostante le Tesi Programmatiche di Fiuggi, An, tramite il suo Presidente, avrebbe continuato la buona causa. Di conseguenza, escludendo il punto 1), rimangono validi i punti 2) e 3). In altre parole la Contessa Colleoni è stata ingannata. E allora la domanda sorge spontanea: <Sono state rispettate le volontà della Colleoni, oppure sussiste una mancata ottemperanza delle volontà testamentarie?>. Se così fosse cosa attendono i parenti della Contessa ad agire di conseguenza? Ma, ripeto ancora, è l’idea di un incompetente in materia di legge: potrebbe agire anche il Movimento Sociale Italiano Fiamma Tricolore, in quanto, come è noto, è la continuità del Msi,che non riconobbe quanto a Fiuggi fu stabilito; di conseguenza potrebbe aspirare al lascito per la continuità della buona causa. Che questo sia possibile è sufficiente leggere l’articolo 1 o 2 de suo Statuto, che indica chiaramente l’ispirazione allo Stato Corporativo, Stato concepito dal Regime mussoliniano.

A chiusura lancio un appello a coloro che ancora credono nella buona causa, come la intendeva Anna Maria Colleoni: uscite dalla cacca, lasciateci dentro gli infami. Pretendete di RIACCENDERE la fiamma del Msi. Ci siamo informati, a determinate condizioni l’operazione sarebbe fattibile.



Ma questa contraddizione del Giannini, tu come la spieghi?è cosi difficile per lui accorgersi che l'aureola data all'Msi continuatore dell'Idea, sia solo una falsità ormai accertata?e che i partiti o movimenti destrorsi altro non sono che il cancro stesso di chi a quest'Idea crede veramente?
Trovo gli articoli postati da voi qui su IlCovo ad opera del Giannini siano condivisibili praticamente in toto...non capisco davvero questa sua negligenza nel non capire la reale situazione.
E' possibile contattarlo per venire a commentare qui con noi?

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MessaggioInviato: Ven Ott 01, 2010 3:58 pm    Oggetto:  
Descrizione:
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Citazione:

Ma questa contraddizione del Giannini, tu come la spieghi?è cosi difficile per lui accorgersi che l'aureola data all'Msi continuatore dell'Idea, sia solo una falsità ormai accertata?


Il motivo per cui si cerca di legittimare un certo tipo di politca post-bellica è purtroppo visibile anche nella recente cronaca. E' di oggi la notizia che il direttore del Giornale "Libero" ha subito una aggressione a mano armata nel pianerottolo della sua casa. Andava in giro scortato da tempo, perchè "certo" estremismo di sinistra lo aveva minacciato.

Su questa notizia stanno sprecandosi TUTTI, rievocando le stesse terminologie, gli stessi schemi e gli stessi metodi degli anni più bui della storia recente: gli anni 70.

I commenti hanno il tenore di quelli della politica politicante di quegli anni.

E in ultima analisi, ogni evento di cronaca politica, in questi ultimi tempi, tende ad evocare lo spettro di quei tempi orribili! Per continuarli in eterno. Al fine di mantenere diviso questo popolo, al fine di usare la menzogna e aiutanti usurpatori con questo specifico scopo, per abbattere il fascismo, al fine di perpetuare il sistema corrotto attuale. Perchè in qualche modo questo cadavere dovrà pur esser mantenuto in vita! E il modo "migliore" è quello dei "bei tempi" degli anni 70!

Per molti "militanti" quegli anni non sono mai finiti, anzi devono continuare il più possibile. In buona o cattiva fede (molto più in cattiva), per molti sono la loro ragione stessa di vita (in senso letterale). Per cui questi articoli, come tutto il modo d'agire dei radicalismi di destra e sinistra, serve a questo scopo. Perpetuare gli anni 70.

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MessaggioInviato: Dom Ott 03, 2010 2:05 pm    Oggetto:  
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Rispondi citando

RomaInvicta ha scritto:
Citazione:

Ma questa contraddizione del Giannini, tu come la spieghi?è cosi difficile per lui accorgersi che l'aureola data all'Msi continuatore dell'Idea, sia solo una falsità ormai accertata?


Il motivo per cui si cerca di legittimare un certo tipo di politca post-bellica è purtroppo visibile anche nella recente cronaca. E' di oggi la notizia che il direttore del Giornale "Libero" ha subito una aggressione a mano armata nel pianerottolo della sua casa. Andava in giro scortato da tempo, perchè "certo" estremismo di sinistra lo aveva minacciato.

Su questa notizia stanno sprecandosi TUTTI, rievocando le stesse terminologie, gli stessi schemi e gli stessi metodi degli anni più bui della storia recente: gli anni 70.

I commenti hanno il tenore di quelli della politica politicante di quegli anni.

E in ultima analisi, ogni evento di cronaca politica, in questi ultimi tempi, tende ad evocare lo spettro di quei tempi orribili! Per continuarli in eterno. Al fine di mantenere diviso questo popolo, al fine di usare la menzogna e aiutanti usurpatori con questo specifico scopo, per abbattere il fascismo, al fine di perpetuare il sistema corrotto attuale. Perchè in qualche modo questo cadavere dovrà pur esser mantenuto in vita! E il modo "migliore" è quello dei "bei tempi" degli anni 70!

Per molti "militanti" quegli anni non sono mai finiti, anzi devono continuare il più possibile. In buona o cattiva fede (molto più in cattiva), per molti sono la loro ragione stessa di vita (in senso letterale). Per cui questi articoli, come tutto il modo d'agire dei radicalismi di destra e sinistra, serve a questo scopo. Perpetuare gli anni 70.



Sono pienamente daccordo con te...l'amarezza sta nel constatare che il popolo italiano è ormai lobotomizzato e difficilmente, ahimè, capirà quello che è il vero ed unico disegno eversivo attuato in questo paese...la continua e perpetrante presa per il culo fatta alla gente dal dopoguerra ad oggi....della serie "date al popolo l'illusione di governare e governate!"

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MessaggioInviato: Dom Ott 03, 2010 4:41 pm    Oggetto:  
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A me l'articolo di Giannini lascia un po basito. E' il peggiore articolo letto che egli possa aver scritto. Al di la della questione MSI già ampiamente discussa, Giannini ricalca certe tesi "complottiste" tipiche dell'area radical-destrorsa per spiegare la caduta del fascismo. Mi riferisco a questo pezzo:

Citazione:
Immediata fu la reazione massonica: <Il fascismo dovrà essere abbattuto o con la soppressione del suo capo o con l’intervento della Monarchia e dell’Esercito o in conseguenza di una guerra perduta o per effetto di una situazione economica disastrosa (…)>. …E vinse la Massoneria…La Monarchia intervenne, la guerra fu persa, il Fascismo fu abbattuto, il suo Capo assassinato.


Dubito che la caduta del Fascismo sia da imputare alla volontà della massoneria di distruggerlo. Essa non disponeva di forze tali da poter determinare la caduta del Regime. E' noto che senza l'ingresso in guerra dell'Italia la monarchia non avrebbe mosso un dito contro il fascismo e col tempo sarebbe, anzi, stata spazzata via. Se l'Italia non fosse entrata in guerra o se la guerra fosse stata vinta nulla avrebbe potuto scalfire la Rivoluzione Fascista.
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MessaggioInviato: Dom Ott 03, 2010 11:18 pm    Oggetto:  
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Dubito che la caduta del Fascismo sia da imputare alla volontà della massoneria di distruggerlo. Essa non disponeva di forze tali da poter determinare la caduta del Regime. E' noto che senza l'ingresso in guerra dell'Italia la monarchia non avrebbe mosso un dito contro il fascismo e col tempo sarebbe, anzi, stata spazzata via. Se l'Italia non fosse entrata in guerra o se la guerra fosse stata vinta nulla avrebbe potuto scalfire la Rivoluzione Fascista.[/quote]


In effetti è proprio per via degli avvenimenti bellici che il regime non potè continuare a governare...anche se penso che alcune sfere di pseudo fascisti (25 luglio) e di gerarchie militari, decretarono comunque la caduta del regime alla luce del voler "arrangiarsi" nel rimpasto di governo (non attuato per via del re), tipico dell'Italietta a cui siamo abituati tutt'oggi.

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MessaggioInviato: Lun Ott 04, 2010 3:04 pm    Oggetto:  
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Beh anche così andrebbero fatti dei "distinguo". Non tutti coloro i quali votarono l'o.d.G al Gran Consiglio il 25 luglio 1943 volevano la fine del Regime. Giuseppe Bottai, ad esempio, sperava in un ritorno allo "spirito della rivoluzione"...
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MessaggioInviato: Lun Ott 04, 2010 3:19 pm    Oggetto:  
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Infatti. Anche lo stesso Grandi, fautore della mozione, non si immaginava la caduta del regime ma la formazione di un nuovo governo da lui stesso presieduto. Senz'altro i gerarchi che si auguravano la fine del regime erano pochi. La fine del regime va senz'altro attribuita a questione di politica interna ed estera e non certo all'azione di enti quali la massoneria. La fissa della destra radicale è quella di attribuire a tali enti un potere che spesso non hanno. La massoneria, le lobbies e simili, in realtà, sono dotate di un potere fittizio: sono potenti nella misura in cui vengono accettate e vengono lasciate fare dai regimi politici delle rispettive nazioni. Non a caso, per fare un esempio, le lobbies sono potentissime in Italia (perchè agiscono indisturbate) mentre hanno molto meno potere in Germania. Il regime fascista aveva messo fuori legge la massoneria e disintegrato il potere delle lobbies che, in ogni caso, non erano dotate della forza necessaria per rovesciare il regime.
In ogni caso mi da fastidio che il Giannini cerchi di far passare il regime fascista come una specie di baluardo della tradizione che avrebbe mantenuto dei non ben definiti valori italici. In realtà il fascismo fu, prima di tutto, rivoluzione e cambiamento. Il fascismo avrebbe potuto rappresentare per l'Italia cioè che la rivoluzione francese rappresentò per la Francia. La vera disgrazia è che questo paese abbia perso, forse, l'unica classe dirigente capace di trasformare un paese chiuso, reazionario e municipalista in un nazione moderna, aperta capace di sprigionare un visione universalista.
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MessaggioInviato: Lun Ott 04, 2010 5:46 pm    Oggetto:  
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Dvx87 ha scritto:

...In ogni caso mi da fastidio che il Giannini cerchi di far passare il regime fascista come una specie di baluardo della tradizione che avrebbe mantenuto dei non ben definiti valori italici. In realtà il fascismo fu, prima di tutto, rivoluzione e cambiamento. Il fascismo avrebbe potuto rappresentare per l'Italia cioè che la rivoluzione francese rappresentò per la Francia. La vera disgrazia è che questo paese abbia perso, forse, l'unica classe dirigente capace di trasformare un paese chiuso, reazionario e municipalista in un nazione moderna, aperta capace di sprigionare un visione universalista.


...ASSOLUTAMENTE ED INOPPUGNABILMENTE VERO!!

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MessaggioInviato: Gio Ott 07, 2010 10:46 pm    Oggetto:  
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Già più volte ho obiettato a Giannini non le sue ricostruzioni storiche sul fascismo, che in genere sono corrette e condivisibili nonche spesso interessanti, ma la sua lettura sul post-fascismo e sul MSI, che risente di schemi e visioni ormai fin troppo superati tipici di nostalgici militanti di un MSI che era ALTRO da ciò che loro - militanti spesso in buona fede - credevano che fosse.
L'unica scusante che posso passare a Giannini in questo ambito è l'età e dunque il vissuto di militante del MSI. Che però è anche un'aggravante nello stesso tempo: più che mai è ora di fare chiarezza sulla vera natura del MSI. L'equivoco già andava risolto decenni e decenni fa.
Ma ciò non è utile, tuttora, ai duecentomila partiti d'area che vorrebbero l'eredità... del fascismo missino... che non era fascismo, come non lo è il loro!!! Ovvero solito discorso e solita problematica di fondo dell'area fintofascista come il MSI a suo tempo.
E qui dubito della buona fede a Giannini, pur nel pieno rispetto della persona e nella piena condivisione e apprezzamento di tanti suoi articoli storici.
In altre parole, mi piace il Giannini "storiografo", non tanto il Giannini "politologo".

Questa una mia risposta all'articolo politicamente discutibile suddetto:

Gent.ssimi Filippo Giannini e Adriano Rebecchi,

condivido pienamente le vostre posizioni, e soprattutto il senso etico delle vostre affermazioni, in merito al vergognoso tradimento di Fiuggi degli ormai cosiddetti ANali & co.
Giustamente condannate questi traditori che hanno tratto molti vantaggi materiali dallo sputare nel vecchio piatto che li aveva sfamati... ma quando il MSI non è stato capace di trovare una casa popolare ai sopravvissuti della famiglia Mattei, quando il noto supermassone e rappresentante NATO (leggi CIA) gen. Miceli portava i fiumi di dollari ad Almirante, forse già il benessere materiale era arrivato dalle parti di chi l'idea l'aveva già tradita, mentre per chi moriva o rimoriva per questa idea (come il Sig. Mattei senior, reduce d' Africa e dei NON) i non ancora ANali non sono stati capaci di lasciare qualche briciola, neppure un appartamento popolare per la famiglia di uno spazzino vittima del terrorismo.... In un certo senso la famiglia Mattei è il simbolo dei tantissimi militanti in buona fede, e di come sono stati usati. Ma gli ANali ancora non c'erano, giusto?
Ma mi permetto di dubitare che quello di Fiuggi fosse un tradimento in senso proprio; nel senso che il tradimento di un tradimento è la ripetizione di un fatto gìà accaduto. E chi tradisce una volta può tradire sempre. E' chiaro che a ogni voltafaccia il voltafaccia successivo porterà ad un ulteriore degrado di chi tradisce. Difficile magari stabilire se al peggio c'è mai fine. Ma perchè i tradimenti tra traditori dovrebbero interessare i traditi?
Io sono convinto che già l'MSI non fosse fascista; sì, è vero c'era anche spazio per qualche fascista (insieme a chiunque fosse utile al mucchio dei voti necessari per la tornata elettorale) e si faceva un certo uso di simboli esteriori fascisti (e anche peseudotali). Ma i contenuti sostanziali erano già solo apparentemente fascisti, e come il sig. Rebaudengo ben sa, già i reduci della RSI dicevano spesso "se l'MSI è fascista noi siamo antifascisti".
L'allontanamento di Giorgio Pini, poi l'emarginazione e la fuoriuscita di Pisanò e la quarantena di Romualdi (già molto anziano e mero portabandiera) non sono stati casuali. Chiunque fosse di ostacolo al braccio armato strumentale che era il MSI, prima o poi è stato rimosso.
Ciò che restava del fascismo è stato diviso dai vincitori per essere strumentalizzato a partire dal 1945: una piccola parte è stata assorbita dal PCI di Togliatti che prometteva la rivoluzione sociale, l'altra parte, maggioritaria, è stata utilizzata in funzione anticomunista dal blocco atlantico e all'occorrenza anche come puntello della DC, principale strumento atlantico in Italia. Non è un caso che Michelini organizzasse squadre di facinorosi che dovevano zittire i sostenitori di Pini...
Non è stato neppure un caso la fuoriuscita della corrente di Ernesto Massi e del suo Partito Nazionale del Lavoro (presto scomparso), perchè chiaramente l'anticomunismo serviva (a chi manovrava il MSI) mentre le grandi questioni del lavoro certo non servivano...anzi!!! La vera rivoluzione fascista è rivoluzione del lavoro e quindi guai se si ripresentasse il fascismo!!!!
E pensare che il fascismo ha perfino lasciato delle potenziali mine nella costituzione (artt. 43 - 46, mai applicati) se solo ci fosse qualcuno disposto a farle esplodere...

Perciò di che stupirsi o di che angustiarsi? Il tradimento è già stato fatto fin quasi da subito, diciamo dagli anni '50... perchè badare ai tradimenti verso i loro padri di figliastri degni figli di indegni figliastri?

Saluti

tribvnvs
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