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Positivismo e Darwin: è tutto vero?
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RomaInvictaAeterna
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MessaggioInviato: Lun Set 07, 2009 11:09 am    Oggetto:  
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AquilaLatina ha scritto:
Citazione:

Viceversa è impossibile che le Specie MUTINO. Da una Specie A ad una Specie Z. Questo è un altro dato e non è da creazionisti ma da sceinziati seri.


E che dire dei fossili di animali rinvenuti che mostrano stati "intermedi" dell'evoluzione, tipo il fossile del pesce con le zampe?

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L'articolo si commenta da sè. Pieno di dogmatismi e di frasi arbitrarie. Basandosi su cosa si afferma che quel fossile è in uno "stato intermedio"? Su nulla. Lo si afferma e basta. Questo è sufficiente!

Abbiamo gli anfibi sulla terra, che sono come sono. E perchè l'anfibio dovrebbe essere un "intermedio"? Perchè vive in acqua ma ha caratteristiche diverse dai pesci? E del deflino che dire? Dei cetacei?

La cosa assurda è che queste boiate sono passate per scienza... A causa di una filosofia!

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"La mistica appunto precisa questi valori...nella loro attualità politica...e dimostra l'universalità di luogo e di tempo del Fascismo"(Giani)
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Helmut Von Moltke




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MessaggioInviato: Lun Set 07, 2009 6:55 pm    Oggetto:  
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[quote="RomaInvicta"][quote]
Stai riprendendo il discorso della somiglianza dei mammiferi che ho fatto sopra. Alcuni adattamenti son possibili, altri sono in studio. Questo non rende un Uomo un maiale. E viceversa. Ripeto, la cosa impossibile dal punto di vista della scienza è la mutazione.

Forse non hai ancora capito che la struttura del maiale e quella tua sono corrispondenti in misura superiore al 90% e lo stesso vale per il DNA. Perchè le specie mammifere derivano tutte da alcune specie di roditori esistenti milioni di anni fa.



Citazione:

Alla teoria del "brodo primordiale" non ci credono più neppure i Darwinisti. La nascita della Vita è letteralmente e statisticamente impossibile se si fa risalire al "caso". La combinazione di informazioni per ottenere la Vita stabile è scientificamente impossibile se ci si affida alla fatalità. Si parla di una probabilità su 10 elevato alla seicentesima potenza o giù di lì!!!! Molto sueriore alla definizione statistica di IMPOSSIBILITA'!Nenache tempi stratosferici come quelli "usati" dagli evoluzionisti riescono a risolvere questa impossibilità.L'albero dell' evoluzione è un dogma. Come dogmi sono i "tempi lunghi", l'uso dei "fattori" del "caso e della necessità", la mutazione.Sono tutti dogmi che vengono usati per "colmare" vuoti terribili rispetto alle teorie evoluzioniste. Gli scienziati di solito, davanti a elementi non empirici, si mettono a ridere. Invece in questo caso no. Chissà perchè..In natura vi sono esperimenti chiari che determiano dati opposti a quelli che vorrebbero possibile la mutazione. Però, caso strano, la mutazione è ancora una teoria accreditata come tesi!!


Non c'è nessun dogma e la teoria del brodo primordiale è tutt'oggi considerata valida, solo non è possibile realizzarla in laboratorio a causa delle complessità del sistema-pianeta che ha permesso la generazione del brodo in questione.
Non si tratta di dogmi, ma di fatti, scientificamente documentati, dagli studi sul DNA e sui cambiamenti climatici e la connessa evoluzione delle specie.
E' molto difficile ricostruire l'atmosfera e gli oceani della terra di 3 miliard di anni fa, simulare la giusta carica di tensione del fulmine che ha fornito l'energia per la formazione dei primi amminoacidi etc etc.
Bastano percentuali bassissime di oscillazione di un gas rispetto ad un altro o troppa energia fornita agli elementi chimici perchè il processo vada al diavolo. Per questo è difficile ricostruirlo in laboratorio, ciò non toglie che le prove dell'esistenza di batteri come unica forma di vita presente miliard di anni fa sono perfettamente chiare.

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RomaInvictaAeterna
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MessaggioInviato: Mar Set 08, 2009 10:51 am    Oggetto:  
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Citazione:

Forse non hai ancora capito che la struttura del maiale e quella tua sono corrispondenti in misura superiore al 90% e lo stesso vale per il DNA. Perchè le specie mammifere derivano tutte da alcune specie di roditori esistenti milioni di anni fa.


Forse abbiamo dati e informazioni differenti.
Il DNA, le cellule, gli organismi, studiati empiricamente e visti secondo le leggi della fisica e della biologia, mostrano una attitudine all'adattamento ma non alla mutazione. All'interno della specie la mutazione è universalmente e sceintificamente provata come danno patologico e come motivo di estinzione della specie o dell'organismo.

Infatti io non sono maiale ( Very Happy ), non sono ratto. Io non rendo la mia prole "capace" di essere maiale ( Very Happy ) o ratto. La mia prole avrà le caratteristiche della mia specie. Quando tali caratteristiche si alterano, anche in modo infinitesimale, si preparano patologie. C'è tutta la scienza medica fin qui studiata a confermare quello che io sto solo citando e riportando.
Citazione:

Non c'è nessun dogma e la teoria del brodo primordiale è tutt'oggi considerata valida, solo non è possibile realizzarla in laboratorio a causa delle complessità del sistema-pianeta che ha permesso la generazione del brodo in questione.
Non si tratta di dogmi, ma di fatti, scientificamente documentati, dagli studi sul DNA e sui cambiamenti climatici e la connessa evoluzione delle specie.
E' molto difficile ricostruire l'atmosfera e gli oceani della terra di 3 miliard di anni fa, simulare la giusta carica di tensione del fulmine che ha fornito l'energia per la formazione dei primi amminoacidi etc etc.
Bastano percentuali bassissime di oscillazione di un gas rispetto ad un altro o troppa energia fornita agli elementi chimici perchè il processo vada al diavolo. Per questo è difficile ricostruirlo in laboratorio, ciò non toglie che le prove dell'esistenza di batteri come unica forma di vita presente miliard di anni fa sono perfettamente chiare.


Come possono convivere due affermazioni così diverse come nel tuo intervento? Ovvero: ci sono prove seintifiche (quali?) ma allo stesso tempo le teorie non si possono studiare in laboratorio perchè non si può riprodurre l'atmosfera e l'ambiente primordiale. Io vedo una contraddizione palese. E non è tua, è dell'evoluzionismo. Se io do' delle basi ad una teoria: o riesco a studiarla e quindi in qualche modo provarla oppure le leggi della scienza fin qui conosciute mi permettono di fare una ipotesi plausibile. In tutti e due i casi l'evoluzionismo difetta.

Finchè queste due opzioni da me citate non saranno soddisfatte, sarò convinto del fatto che l'evoluzionismo è una filosofia e non una scienza.

Gli studi sull' inizio della vita non hanno risposto, ovviamente, sul come sia comparsa ma almeno hanno chiarito che la combinazione di proteine per dare origine al primo organismo non è potuta essere affatto casuale. L'adozione dei "Miliardi di anni" è un artificio dialettico e niente affatto scientifico. La scienza ancora dibatte sulle datazioni in cerca di un metodo univoco.
Anche in presenza dei "miliardi di anni", la combinazione corretta per la nascita della vita non può essere stata frutto del "caso", dopo magari "n" miliardi di combinazioni "sbagliate"! Impossibile, letteralmente impossibile è trovare una combinazione di una complessità assoluta come quella che dà origine alla vita per "cao"! Infatti la statistica, il calcolo delle probabilità, definiscono scientificamente impossibile (con una equazione) la nascita della vita per caso.

Insomma, le informazioni che abbiamo sono diverse. Questo è assodato. Rimane da capire se il criterio per affrontare questi argomenti deve essere scientifico o dogmatico.

E rimane da capire se le leggi della scienza sono criterio basilare o se "funzionano" in certi casi, ed in altri no...

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Helmut Von Moltke




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MessaggioInviato: Mar Set 08, 2009 7:39 pm    Oggetto:  
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[quote="RomaInvicta"]
Citazione:

Forse abbiamo dati e informazioni differenti.
Il DNA, le cellule, gli organismi, studiati empiricamente e visti secondo le leggi della fisica e della biologia, mostrano una attitudine all'adattamento ma non alla mutazione. All'interno della specie la mutazione è universalmente e sceintificamente provata come danno patologico e come motivo di estinzione della specie o dell'organismo.
Infatti io non sono maiale ( Very Happy ), non sono ratto. Io non rendo la mia prole "capace" di essere maiale ( Very Happy ) o ratto. La mia prole avrà le caratteristiche della mia specie. Quando tali caratteristiche si alterano, anche in modo infinitesimale, si preparano patologie. C'è tutta la scienza medica fin qui studiata a confermare quello che io sto solo citando e riportando.


Davvero e secondo te i virus come fanno a mutare? Non sai che le mutazioni di organismi semplici come virus e batteri, possono avvenire nell'arco di ore, grazie alla semplicità delle loro strutture di RNA e DNA.
Non sai neanche che la velocità di mutazione del dna e quindi di una specie dipende dalla complessità dello stesso?
E che quindi è possibile che una specie cambi, trasfomandosi in altro?
Lo stesso è accaduto all'uomo e al maiale. I quali discendono dalle stesse creature, come ti ho già detto, le corrispondenze di DNA tra te e il roditore che camminava per il mondo all'epoca dei dinosauri superano l'80%.
Quando queste caratteristiche si alterano non si creano patologia, ma nuove caratteristiche, come ti ho già detto anche la perdita dei denti del giudizio è segno della perdita del gene che ne controllava lo sviluppo, questa non è una patologia, ma evoluzione (dell'uomo).
La scienza medica vera, non quella di Bagnasco, dice questo e non è un dogma, sono fatti.

Citazione:

Come possono convivere due affermazioni così diverse come nel tuo intervento? Ovvero: ci sono prove seintifiche (quali?) ma allo stesso tempo le teorie non si possono studiare in laboratorio perchè non si può riprodurre l'atmosfera e l'ambiente primordiale. Io vedo una contraddizione palese. E non è tua, è dell'evoluzionismo. Se io do' delle basi ad una teoria: o riesco a studiarla e quindi in qualche modo provarla oppure le leggi della scienza fin qui conosciute mi permettono di fare una ipotesi plausibile. In tutti e due i casi l'evoluzionismo difetta. Finchè queste due opzioni da me citate non saranno soddisfatte, sarò convinto del fatto che l'evoluzionismo è una filosofia e non una scienza.
Gli studi sull' inizio della vita non hanno risposto, ovviamente, sul come sia comparsa ma almeno hanno chiarito che la combinazione di proteine per dare origine al primo organismo non è potuta essere affatto casuale. L'adozione dei "Miliardi di anni" è un artificio dialettico e niente affatto scientifico. La scienza ancora dibatte sulle datazioni in cerca di un metodo univoco. Anche in presenza dei "miliardi di anni", la combinazione corretta per la nascita della vita non può essere stata frutto del "caso", dopo magari "n" miliardi di combinazioni "sbagliate"! Impossibile, letteralmente impossibile è trovare una combinazione di una complessità assoluta come quella che dà origine alla vita per "cao"! Infatti la statistica, il calcolo delle probabilità, definiscono scientificamente impossibile (con una equazione) la nascita della vita per caso. Insomma, le informazioni che abbiamo sono diverse. Questo è assodato. Rimane da capire se il criterio per affrontare questi argomenti deve essere scientifico o dogmatico.E rimane da capire se le leggi della scienza sono criterio basilare o se "funzionano" in certi casi, ed in altri no...


Ecco allora ancora una volta sbagli. Primo la scienza ha espressamente lasciato intendere come si sono formate le catene basilari degli acidi che costituiscono la vita, cioè attraverso l'immissione di energia in un ambiente fertile, ovvero dove c'erano le possibilità che i legami molecolari potessero dar luogo alle catene basilari di acidi che costiuiscono il DNA.
Detto questo, i fossili e la presenza di condizioni simili nell'attuale ambiente terrestre, hanno permesso di capire come si è formata la vita, infatti come ho già detto si ha perfettamente chiaro quando e come si è sviluppata la vita nelle sue forme primordiali.
Infine la statistica e la matermatica non sostengono affatto che è impossibile che questo si sia verificato, tutto l'opposto, non solo sostengono che la vita probabilmente è diffusa nell'universo, ma anche che la presenza di vita su questo pianeta, viste le sue particolari condizioni è un caso sii fortuito, ma tutt'altro che improbabile.
Del resto voglio sperare che tu conosca i primi punti dell'equazione di Drake, che permettono di definire le probabilità che ci sia vita su un pianeta, il risultato è tutt'altro che picccolo.

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MessaggioInviato: Mer Set 09, 2009 11:10 am    Oggetto:  
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Citazione:

Davvero e secondo te i virus come fanno a mutare? Non sai che le mutazioni di organismi semplici come virus e batteri, possono avvenire nell'arco di ore, grazie alla semplicità delle loro strutture di RNA e DNA.
Non sai neanche che la velocità di mutazione del dna e quindi di una specie dipende dalla complessità dello stesso?
E che quindi è possibile che una specie cambi, trasfomandosi in altro?


I Virus mutano? Questa è nuova. E in cosa? Animali, Piante? Wink
O rimangono nella loro specie ma prendendo caratteristiche diverse, quindi sviluppandosi e/o adattandosi e potenziandosi?

Citazione:

Quando queste caratteristiche si alterano non si creano patologia, ma nuove caratteristiche, come ti ho già detto anche la perdita dei denti del giudizio è segno della perdita del gene che ne controllava lo sviluppo, questa non è una patologia, ma evoluzione (dell'uomo).
La scienza medica vera, non quella di Bagnasco, dice questo e non è un dogma, sono fatti.


Mah. La sceinza medica è universalmente conosciuto che definisca patologie le "deviazioni" dall' "informazione organica". Infatti se non hai i denti del giudizio hai quello che ancora viene chiamata patologia e non mutazione. Così come se hai problemi alla melatonina (vitiligine), come se hai problemi in altri ambiti che però non sono mortali. Se questi problemi si sviluppano e aggravano non si hanno mutazioni ma si hanno patologie gravi. Nei casi peggiori se l'organismo porta alle estreme conseguenze la deviazione, si estingue.

Ma forse, ripeto, ho informazioni diverse o vivo su mondi diversi.
Citazione:

Ecco allora ancora una volta sbagli. Primo la scienza ha espressamente lasciato intendere come si sono formate le catene basilari degli acidi che costituiscono la vita, cioè attraverso l'immissione di energia in un ambiente fertile, ovvero dove c'erano le possibilità che i legami molecolari potessero dar luogo alle catene basilari di acidi che costiuiscono il DNA.


Secondo le informazioni che ho, la probabilità statistica di una "vita per caso", tenuto conto di tutte le equazioni, è pari a 1 su 10 alla 200. Mi corrego: non della vita ma della combinazione di proteine che PUO' formare la vita.

Citazione:

Detto questo, i fossili e la presenza di condizioni simili nell'attuale ambiente terrestre, hanno permesso di capire come si è formata la vita, infatti come ho già detto si ha perfettamente chiaro quando e come si è sviluppata la vita nelle sue forme primordiali.
Infine la statistica e la matermatica non sostengono affatto che è impossibile che questo si sia verificato, tutto l'opposto, non solo sostengono che la vita probabilmente è diffusa nell'universo, ma anche che la presenza di vita su questo pianeta, viste le sue particolari condizioni è un caso sii fortuito, ma tutt'altro che improbabile.
Del resto voglio sperare che tu conosca i primi punti dell'equazione di Drake, che permettono di definire le probabilità che ci sia vita su un pianeta, il risultato è tutt'altro che picccolo.


L'articolo che ti linkerò, non viene dalla segreteria di Mons. Bagnasco Wink :
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Helmut Von Moltke




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MessaggioInviato: Mer Set 09, 2009 11:17 am    Oggetto:  
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[quote="RomaInvicta"]
Citazione:

I Virus mutano? Questa è nuova. E in cosa? Animali, Piante? Wink
O rimangono nella loro specie ma prendendo caratteristiche diverse, quindi sviluppandosi e/o adattandosi e potenziandosi?


Il fatto che sviluppino caratteristiche diverse è una mutazione, come se tu avessi quattro braccia anzichè due, saresti umano? No, perchè il tuo genoma sarebbe diverso.


Citazione:

Mah. La sceinza medica è universalmente conosciuto che definisca patologie le "deviazioni" dall' "informazione organica". Infatti se non hai i denti del giudizio hai quello che ancora viene chiamata patologia e non mutazione. Così come se hai problemi alla melatonina (vitiligine), come se hai problemi in altri ambiti che però non sono mortali. Se questi problemi si sviluppano e aggravano non si hanno mutazioni ma si hanno patologie gravi. Nei casi peggiori se l'organismo porta alle estreme conseguenze la deviazione, si estingue.Ma forse, ripeto, ho informazioni diverse o vivo su mondi diversi.

Quale scienza medica scusa?
No perchè quella che conosco io e che insegnano nelle università, dice che si tratta di mutazioni e non patologie.




Citazione:

Secondo le informazioni che ho, la probabilità statistica di una "vita per caso", tenuto conto di tutte le equazioni, è pari a 1 su 10 alla 200. Mi corrego: non della vita ma della combinazione di proteine che PUO' formare la vita.
L'articolo che ti linkerò, non viene dalla segreteria di Mons. Bagnasco Wink :
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Non carica, ma se preferisci fermarti ti dico che quella statistica, posta in rapporto alle dimensioni dell'universo, ammesso che sia giusta, è un valore altissimo.

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Dvx87




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MessaggioInviato: Mer Set 09, 2009 12:42 pm    Oggetto:  
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Citazione:
Mah. La sceinza medica è universalmente conosciuto che definisca patologie le "deviazioni" dall' "informazione organica". Infatti se non hai i denti del giudizio hai quello che ancora viene chiamata patologia e non mutazione. Così come se hai problemi alla melatonina (vitiligine), come se hai problemi in altri ambiti che però non sono mortali. Se questi problemi si sviluppano e aggravano non si hanno mutazioni ma si hanno patologie gravi. Nei casi peggiori se l'organismo porta alle estreme conseguenze la deviazione, si estingue.

su questo mi piacerebbe sentire l'opinione di XXI aprile. Un mio amico si è ritrovato senza denti del giudizio ed il dentista gli ha detto che non si tratta di una patologia ma semplcimente del fatto che il genere umano sta perdendo il genoma dei genti del giudizio e che, molto probabilmente, in futuro vi saranno intere generazioni senza denti del giudizio.
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MessaggioInviato: Mer Set 09, 2009 2:23 pm    Oggetto:  
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Dvx87 ha scritto:
Citazione:
Mah. La sceinza medica è universalmente conosciuto che definisca patologie le "deviazioni" dall' "informazione organica". Infatti se non hai i denti del giudizio hai quello che ancora viene chiamata patologia e non mutazione. Così come se hai problemi alla melatonina (vitiligine), come se hai problemi in altri ambiti che però non sono mortali. Se questi problemi si sviluppano e aggravano non si hanno mutazioni ma si hanno patologie gravi. Nei casi peggiori se l'organismo porta alle estreme conseguenze la deviazione, si estingue.

su questo mi piacerebbe sentire l'opinione di XXI aprile. Un mio amico si è ritrovato senza denti del giudizio ed il dentista gli ha detto che non si tratta di una patologia ma semplcimente del fatto che il genere umano sta perdendo il genoma dei genti del giudizio e che, molto probabilmente, in futuro vi saranno intere generazioni senza denti del giudizio.


A mio avviso questo rientra nell'adattamento a cui mi riferivo.

Interessante sarebbe sapere se la perdita delle ossa, ad esempio, potrà considerarsi "sviluppo" o "mutazione"... Oppure un fondamento dell'estinzione, se dovesse per assurdo avvenire.

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